Raffaello D’Amato, l’artista dei giardini degli Altari: “Così noi giovani lasciamo un segno per il futuro”

Raffaello D'Amato si racconta al termine della Festa dei Quattro Altari, tra tappeti ed emozion


Domenica sera, con i suggestivi fuochi d’artificio al porto, si è chiusa l’edizione 2024 della Festa dei Quattro Altari. Evento che è ritornato a distanza di 16 anni e che noi di Vesuviolive.it vi abbiamo fatto vivere nella sua interezza, grazie ai nostri contenuti e soprattutto alle dirette andate in onda sui nostri profili social, raggiungendo numeri importanti e unendo tantissimi torresi e non in giro per il mondo. Tra i protagonisti della buona riuscita dell’evento c’è Raffaello D’Amato, che ha curato la realizzazione dei giardini degli Altari in giro per la città.

Laureato in Design di Interni, Raffaello D’Amato ha studiato all’IED a Milano. La sua vita lavorativa ruota intorno al bello ed al design: per la Festa dei Quattro Altari ha messo a disposizione il notevole baglio di esperienze e competenze accumulate. In questo evento è riuscito ad esprimere le sue passioni, il flower ed il visual, con cui ha arricchito ed ampliato la sua concezione di design.

La Festa dei Quattro Altari da una visione diversa, Raffaello D’Amato ci racconta le sue emozioni

L’artista ha espresso ai nostri microfoni tutta la sua felicità e l’emozione per il lavoro realizzato. Raffaello D’Amato ci ha raccontato come ha vissuto la festa che mancava da 16 anni, troppi per la città di Torre del Greco: “La festa rappresenta la difficoltà del momento, non solo quella del nostro territorio, ma mondiale. L’idea di rappresentarla in questi Altari è il segno di quanto noi tutti siamo provati da guerre e persecuzioni, ma purtroppo il vero senso della festa lo hanno capito in pochi. Dobbiamo “lottare” per arrivare alla pace, come rappresentato appunto in un altare. Proprio questo deve dare il segnale positivo e, nonostante le inutili critiche giunte da alcuni strati della comunità locale, bisogna lavorare, nonostante le difficoltà, per il ripristino di una tradizione che vuole essere appunto rinascita e rivalsa per noi tutti“.

Non sono mancate le critiche social di chi non approfondisce il significato della Festa dei Quattro Altari. L’artista ha aggiunto: La festa resta un momento di gioia che noi giovani dobbiamo vivere attraverso i racconti di chi ha vissuto la festa prima di noi, con la speranza che con il nostro impegno si possano creare nuovi racconti per i giovani di domani”.

Tanto lavoro e tanta cura del dettaglio, il segreto dei giardini degli altari

Raffaello D’Amato ha curato maniacalmente, insieme al suo team, i giardini degli Altari. Un lavoro difficile che però ha lasciato tanta ma tanta soddisfazione: “Un’occasione per me molto importante per contribuire a realizzare questo momento di gioia e di rinascita, nel quale noi giovani torresi siamo stati coinvolti per lasciare un segno per il futuro, costruendo appunto la Festa nella nuova versione. Una “versione 2.0″ come dice il sindaco Mennella, che serve per far capire come il mondo sia cambiato, partendo proprio dalla tipologia delle installazioni realizzate, nelle quali si sono rispettate le regole della sicurezza sul lavoro e l’adeguamento alle nuove tecnologie”.

Cosa ci può dire dei giardini?: “Nell’allestimento dei giardini davanti agli Altari si è pensato a realizzare spazi per potersi fermare ad osservare ciò che può significare il cambiamento”.

Un commento finale su questa tre giorni?: “La Festa dei Quattro Altari ha riportato ai torresi la gioia di rivivere le emozioni di un evento che mancava da troppi anni. Mi auguro che già dal prossimo anno possa diventare attrazione per visitatori e turisti e riportare alto il nome di Torre del Greco, città piena di bellezze e di risorse”.

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