Grande festa “abbascio Sant’Anna” per il completamento del restauro della parrocchia di S.Maria del Principio: ieri 25 luglio la celebrazione con mons. Battaglia, vescovo di Napoli.
Terminati i lavori di ristrutturazione della chiesa di S.Maria del Principio a Torre del Greco, nota a tutti i cittadini come la “chiesa abbascio Sant’Anna“: e non è un caso, visto che all’interno vi si venera proprio la santa che per la tradizione cristiana è la madre di Maria Vergine di cui oggi, 26 luglio, ricade la ricorrenza.
Ieri 25 luglio, alla vigilia della festa, l’arcivescovo di Napoli mons. Domenico Battaglia ha presieduto la celebrazione eucaristica in cui vi è stato il rito di benedizione del restauro della chiesa, reso possibile anche grazie all’aiuto di importanti professionisti del territorio parrocchiale. Una celebrazione che è ricaduta nel 66° anniversario dell’incoronazione della prodigiosa icona della Madonna del Principio.
Prevista invece per oggi 26 luglio 2024, in onore di Sant’Anna, una fiaccolata per le strade attorno alla parrocchia. Una processione che accompagnerà l’immagine di Sant’Anna con soste di preghiera in via Madonna del Principio e piazzale Cesare Battisti, con il rientro finale in parrocchia e l’atto di affidamento della comunità alla sua protettrice.
Una fede molto forte lega i torresi alla figura di Sant’Anna ed alla parrocchia di S.Maria del Principio in particolare: il nome Anna e tutti i suoi derivati e diminuitivi sono particolarmente diffusi al sud (Sant’Anna è stata anche patrona del Regno di Napoli) e Torre del Greco non fa eccezione.
Ma in questi giorni di celebrazione, la chiesa ai piedi della Villa Comunale Ciaravolo diventa luogo di preghiera prediletto anche per le donne in gravidanza o per quelle che desiderano avere un bambino: nella tradizione cristiana Sant’Anna è, infatti, protettrice delle puerpere, delle partorienti e della fertilità matrimoniale.
La chiesa di S. Maria del Principio è poi legata ad una storia particolare: nel 1794 fu completamente sepolta dall’eruzione del Vesuvio. Ma chi si recava sul posto vedeva alzarsi dalla lava solidificata delle “fiammelle” di colore azzurro: probabilmente si trattava di esalazioni sulfuree ma i fedeli lessero quegli eventi come il segnale della presenza della Madonna.
Sotto la spinta di San Vincenzo Romano, cominciarono gli scavi sotto la roccia e si scoprì che l’edicola votiva raffigurante la Madonna del Principio era stata incredibilmente risparmiata dalla lava: un evento che i torresi reputarono “miracoloso”.