I percettori dell’Assegno di Inclusione a Torre del Greco si sono costituiti in coordinamento: il racconto dei disagi per gli appuntamenti con i servizi sociali è surreale.
Si chiama ADI la misura introdotta dal governo Meloni per il sostegno alle fasce deboli, nata per “sostituire” il Reddito di Cittadinanza. La sigla sta per Assegno d’Inclusione: ma tante cose sono cambiate rispetto al vecchio RdC. A partire dagli obblighi burocratici a carico dei percettori, che devono sostenere dei colloqui con i servizi sociali comunali ripetuti nel tempo per garantirsi l’accesso a questa misura.
Ma a Torre del Greco le indicazioni dei palazzi romani si scontrano con la perenne carenza di personale negli uffici comunali ed in particolare nell’ambito dei servizi sociali: insufficiente per l’espletamento della normale amministrazione e definitivamente affossato da questo nuovo carico di scartoffie.
Per poter sostenere nei tempi prestabiliti il primo appuntamento con i servizi sociali, i percettori hanno dovuto affrontare un vero calvario: visto che lo sportello prendeva in carico al massimo 25 pratiche al giorno, in molti, temendo di non essere ricevuti entro la scadenza, vedendosi dunque sospeso l’assegno per un mese o più, iniziavano a mettersi in fila al comune di notte se non la sera prima.
“Persone con disabilità, persone con bambini piccoli e persone anziane hanno dovuto passare – raccontano i referenti del coordinamento ADI – dalle 5 ad anche più di 10 ore in macchina, i più fortunati, o su sedie portate da casa”. Proprio per fronteggiare questa incresciosa situazione, i percettori si sono quindi costituiti in Coordinamento, chiedendo al sindacato di base USB di sostenere le loro ragioni presso l’amministrazione comunale.
Le richieste del coordinamento sono tre: allargare l’orario di ricevimento dei percettori, spostando provvisoriamente dipendenti comunali da uffici meno sotto pressione ai servizi sociali durante il periodo dei colloqui; creare un database con tutte le pratiche del comune di Torre del Greco organizzate per scadenza della pratica, in modo da ottimizzare i processi e smaltire nei tempi dovuti e con ordine le pratiche, contattando i percettori in ordine di scadenza della pratica; assicurarsi che i futuri colloqui si tengano in sede pubblica e non vengano esternalizzati a enti privati, evitando ulteriori disagi e costi per i percettori.
I percettori hanno anche dato la propria disponibilità ad espletare pratiche ed a lavorare durante il periodo dei colloqui a beneficio della collettività e della cittadinanza, per sopperire in qualche modo alle necessità dell’organico comunale fortemente sottodimensionato: “Crediamo comunque che vadano per questo fatte assunzioni a tempo pieno ed indeterminato per potenziarlo”.
Su questi temi e per ottemperare alle problematiche di adeguamento dati dei percettori ADI il Coordinamento ha indetto per oggi 29 luglio un presidio per poter esporre le proprie ragioni al sindaco Luigi Mennella e all’assessore competente al ramo.