Dopo gli incendi che negli ultimi giorni hanno interessato le pendici del Vesuvio nel territorio di Torre del Greco, i cittadini hanno indetto un sit-in per fare sentire la propria voce.
Un incontro-protesta per dire basta agli incendi “ad orologeria” che praticamente ogni anno, tra luglio ed agosto, devastano grandi aree verdi del versante costiero del Vesuvio. Il sit-in è stato promosso dal comitato di quartiere Torre Nord rappresentato da Giuseppe Speranza, più volte assessore e storico attivista della contrada.
L’appuntamento è per domani, venerdì 2 agosto alle 19.30, all’incrocio tra via Scappi e via Cavallo, nella zona delle panchine. All’incontro è prevista la partecipazione di diversi parlamentari di riferimento del territorio, sia di maggioranza che di opposizione. Un’invito affinché a tutti i livelli amministrativi cresca l’attenzione verso la problematica incendi che nelle ultime ore ha tenuto impegnate numerose unità di Vigili del Fuoco e Protezione Civile sia da terra che dal cielo. Il pericolo si è esteso anche alle abitazioni, pericolosamente lambite dalle fiamme tanto da portare all’evacuazione di due case.
Stando al racconto degli attivisti della zona, da sempre impegnati in prima linea in queste emergenze, rispetto ai decenni passati si sono moltiplicate le situazioni di pericolo e le criticità. Tra le richieste vi è infatti una maggiore cura del sottobosco che, oltre a rappresentare pericolo per l’origine dei roghi, ostacola gravemente gli interventi da terra.
Molte stradine e sentieri, infatti, non sarebbero più praticabili nemmeno a piedi a causa di rovi e vegetazione incontrollata, mentre un tempo erano vie di accesso utili in caso di emergenze. L’appello va in direzione anche di un monitoraggio più costante e che metta in campo, specialmente nei periodi estivi, attrezzature tecnologiche come droni e rilevatori termici: in questo modo si potrebbe intervenire precocemente, evitando che le fiamme si possano espandere.
Ma giunge anche la richiesta affinché ci sia un maggiore interessamento da parte degli organi giudiziari su eventuali soggetti e realtà che possano trarre benefici economici dai roghi estivi: puntando quindi alle cause ed ai “moventi” di questi crimini per bloccare definitivamente gli artefici di questo disastro che va avanti da troppo tempo.