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VIDEO/ Lo scempio di via Calastro: tra erbacce e rifiuti, il parco giochi ridotto a pattumiera

Il parchetto di via Calastro a Torre del Greco ridotto ad un ammasso di rifiuti: ecco le immagini che fotografano la situazione.

Rifiuti ed erbacce al parco giochi di via Calastro

Potrebbe essere un fiore all’occhiello della città, un angolo verde con alberi, giostrine, attrezzature per il fitness nella storica zona di via Calastro, nella “Scala” a Torre del Greco. Proprio in uno dei punti dai quali la città del corallo ha avuto origine. Una “gemma” a chiusura della passeggiata porto-Scala che da lì conduce direttamente allo spettacolare “muraglione”.

Invece, proprio come la passeggiata, anche il parchetto di via Calastro è ridotto in condizioni pietose. Ma se il percorso pedonale, costato milioni di euro, è stato distrutto dalla forza delle onde con la “complicità”, probabilmente, di una progettazione errata, per il parco giochi la responsabilità è totalmente dell’essere umano.

Vetro e botti, pericolo nel parco giochi

L’area giochi versa nella più totale incuria e gli spazi sono disseminati da ogni tipo di rifiuto: plastica soprattutto. Piatti, bicchieri, bottiglie. Residui di attività strettamente “umane”, non è azzardato dire che si tratta di festeggiamenti improvvisati in un luogo pubblico senza la minima cura seguente di ripulire dai residui.

Via Calastro, il parco giochi è una distesa di plastica

Sono diverse, infatti, anche le bottiglie di spumante vuote presenti sul posto: in vetro, in un’area frequentata teoricamente da bambini, con un evidente pericolo per la loro incolumità. Per chiudere la festa, gli immancabili fuochi d’artificio: residui di cassette di prodotti pirotecnici esplosi – tra l’altro, in mezzo agli alberi con il rischio di incendiarli – e lasciati sul posto. Sempre lì, dove i più piccoli potrebbero prenderli e farsi male seriamente.

Erbacce alle ginocchia: lo scenario è incredibile

La vegetazione a via Calastro ha preso il sopravvento come nei film post apocalittici: le erbacce, in alcuni punti, arrivano alle ginocchia. I pochi alberi, che offrono una risicata ombra specialmente nei mesi più caldi, non sembrano godere di ottima salute. Con il caldo, emergono alcune “miopie” di progettazione: oltre alla poca ombra, si osservano le panchine in marmo scuro che diventano bollenti come piastre e – praticamente – inutilizzabili.

Tutto il reticolo in plastica della pavimentazione è danneggiato in più punti (d’altra parte, sparandoci sopra i fuochi pirotecnici… ndr) e ciò contribuisce alla complessiva poca sicurezza del luogo. A chiudere il cerchio, un odore nauseabondo che in alcuni momenti emerge dai vicini scarichi fognari.

Come può rinascere via Calastro

La rinascita del parco giochi di via Calastro è stata già messa a bilancio dall’amministrazione comunale guidata da Luigi Mennella: agli inizi di luglio è stato infatti deliberato l’impegno per concedere un contributo di 20.000 euro destinato al recupero dell’area.

I lavori dovrebbero prendere il via tra qualche mese: ma difficile immaginare che fino ad allora la zona sia destinata a versare nel degrado che la pervade già da troppo tempo. Soprattutto, è sottinteso che dopo qualsiasi intervento di recupero sia indispensabile l’ordinaria manutenzione ed un normale e civile impegno al rispetto del buon senso da parte dei cittadini.

Sono nato mentre il Napoli vinceva il suo primo scudetto. Un "odi et amo" con questa terra, lungo una vita intera. Foto, videomaker, scrittura: do ossigeno a tutti i mezzi che mi consentono di raccontare la realtà, la mia realtà. Per i social sono #ilmennyquoditiano