Torna a Torre dopo 38 anni negli USA: “Wonderful, ma che ‘casino’: perché la Litoranea non è pedonale?”
Ago 05, 2024 - Giuseppe Mennella
Vincenzo Sorrentino, "turista" a Torre del Greco: da 38 anni vive negli USA
Ha deciso di passare le sue vacanze a Torre del Greco dopo una vita negli USA: Vincenzo Sorrentino racconta come ha trovato la sua “vecchia” città.
Dagli USA a Torre del Greco, le impressioni di Vincenzo
Come tanti suoi concittadini prima di lui, Vincenzo è partito per inseguire il “sogno americano”: da Torre del Greco agli USA. Non erano gli anni dei “vapori” e delle foto in bianco e nero, bensì quegli anni ’80 che a guardarli sembrano così vicini. Quel decennio “rampante” in alcune parti d’Italia, che invece al Sud significava ancora disagio e difficoltà a trovare lavoro. Come oggi, d’altra parte, in un eterno presente.
Eppure sono passati 38 anni: Vincenzo si è stabilizzato a Las Vegas. Nel corso del tempo è tornato, di tanto in tanto, ma per brevi visite ai parenti, nel casertano ed in costiera sorrentina: toccate e fughe ai piedi del Vesuvio, guardando fugacemente una città natale che cambiava ma non troppo.
Poi gli anni del Covid senza viaggiare ed il ritorno, ormai da “turista” a Torre del Greco: diverse settimane nella città del corallo, il tempo di gustarne gioie e qualche dolore. In uno slang tra il napoletano, l’italiano e l’inglese americano racconta le sue impressioni sul ritorno.
“Non ci sono soldi per i controlli? Fate più multe!”
“Torre del Greco è una città bellissima. C’è un panorama unico, si mangia bene. Tutto è diverso dagli Stati Uniti, tutta un’altra cosa”. Ma su alcuni aspetti, secondo, Vincenzo, il tempo sembra non essere mai passato: “Per stare a Torre del Greco ed andare a trovare i parenti questa volta ho noleggiato un’auto. Altre volte sono venuto per pochi giorni e volevo usare i mezzi pubblici. Impossibile, non si capisce niente”.
Una generale “confusione” che, detto da uno che vive a Las Vegas, fa riflettere. “Tutti si muovono in maniera confusa, si fermano ovunque, clacson, urla, ‘casino’. Ma perché?“. Eh… perché ? Un piccolo prezzo da pagare, però, secondo Vincenzo, per godere di tante cose belle. “Ogni città ha aspetti positivi e negativi. Se non c’è una delle due cose, non c’è nemmeno l’altra. Però alcune cose non capisco: guarda la Litoranea… wonderful! Ma perché tutte queste auto? In America un waterfront così lo avrebbero sicuramente fatto tutto pedonale“.
Altro argomento di meraviglia è la mancanza di controlli: “Non c’è nessuno che fa rispettare regole, che fa le multe. Solo così le persone possono imparare. Non ci sono soldi per pagare poliziotti? Allora devono mettere più multe. Così c’è più ordine, vengono più persone, si fa più ricchezza e si assumono più agenti”. Se la mettiamo così è semplice. O no ?