Turris Live: il comunicato di risposta della redazione di Vesuviolive.it alla S.S Turris Calcio
Set 03, 2024 - Redazione
Ecco il comunicato della redazione di Vesuviolive.it letto durante la trasmissione Turris Live di ieri sera, 2 settembre 2024, in risposta all’attacco del presidente Ettore Capriola nella conferenza pre-partita di Potenza-Turris del 31 agosto. In quella occasione il presidente ha mosso delle accuse mosse verso la nostra trasmissione, definendola “faziosa”.
Il comunicato stampa di Vesuviolive.it e Turris Live
La redazione di Vesuvio Live ritiene necessario rispondere ufficialmente alla conferenza stampa tenuta dal presidente della SS Turris Calcio Ettore Capriola in data 31 agosto 2024.
In tale sede, il massimo dirigente ha dichiarato che la sua società è vittima di una vera e propria “macchina del fango”, innestata dai giornalisti locali e da una parte della tifoseria. Il signor Capriola ha poi elencato alcuni dei commenti apparsi sui social network in questi giorni, annunciando azioni legali nei confronti di chi ha espresso il proprio pensiero in quelle righe.
Successivamente, i giornalisti di Vesuvio Live e le pagine Facebook collegate alla testata, sono state bloccate dal profilo ufficiale della SS Turris Calcio, che ha vietato agli stessi così la visualizzazione dei contenuti.
Un atteggiamento intimidatorio nei nostri confronti, che riteniamo incomprensibile alla luce di quanto prodotto a livello contenutistico da quando si è insediata la nuova proprietà. Sul nostro giornale, infatti, non è mai stata mossa nessuna critica nei confronti della società, ed il nostro atteggiamento è sempre stato garbato e cordiale.
A testimonianza di ciò, quando ci è stata richiesta collaborazione per la questione fideiussione onde evitare di fomentare la piazza, è stato anche pubblicato un articolo rassicurante sulla vicenda in data 21 agosto, dal titolo “Turris, i tifosi possono stare tranquilli: nessun problema per la fidejussione. Gli aggiornamenti”, che potete trovare sul nostro sito www.vesuviolive.it.
Andando all’analisi di alcuni passaggi della lunghissima conferenza stampa alla quale noi non abbiamo presenziato. Ci teniamo a rispondere ad alcune delle tante provocazioni che abbiamo ricevuto.
In primis, per quanto chiunque abbia il diritto di indire una conferenza stampa, i giornalisti non hanno alcun obbligo di esserci. La scelta è libera, e vale per entrambe le parti. Le motivazioni restano private, e non accettiamo essere oggetto di scherno.
Se anche avessimo deciso di andare al mare, e magari l’abbiamo anche fatto godendoci una splendida giornata di sole, questo appartiene alla nostra sfera privata, alle nostre decisioni personali ed aziendali.
Inoltre, non accettiamo in alcun modo il paragone provocatorio fatto con le vacanze sostenute dal presidente Capriola, liberissimo, e ci mancherebbe, di fare tutte le scelte che preferisce, e che riportiamo testualmente: “Oggi (sabato) la mia intenzione era quella di rispondere alle domande dei giornalisti, ma oggi non si sono presentati. Evidentemente non so se oggi fa caldo e sono andati al mare. Noi in questo periodo di agosto, con la mia famiglia, siamo andati 3 giorni in vacanza, tutto il mese di agosto l’abbiamo fatto qua. In tanti stavano in vacanza”.
Un paragone, ribadiamo, che non ha alcun senso essendo noi un giornale indipendente che non ha alcun tipo di legame con la Società Sportiva Turris.
Il punto D dell’articolo 2 del “Testo unico sui doveri del giornalista” recita a tal proposito così: “Il giornalista accetta indicazioni e direttive soltanto dalle gerarchie redazionali”. Tradotto, solo l’editore può indicare ai giornalisti cosa fare e dove andare, chiaramente nel rispetto delle leggi che tutelano i lavoratori.
Nel corso della conferenza stampa, l’addetta stampa ha poi aggiunto: “Loro (i giornalisti) ritengono opportuno parlare solo della fideiussione. Hanno chiesto aggiornamenti sulla fideiussione come se la società volesse negare gli aggiornamenti, ma abbiamo reso noto tante volte che aggiornamenti non c’erano ed eravamo tutti in attesa, quindi questo va precisato. I giornalisti hanno chiesto interventi quando non era il caso di fare interventi. Abbiamo chiesto di pazientare come pazientiamo noi stessi per avere notizie, però c’è stato poi questo attacco nonostante noi avessimo proposto di lavorare anche su cose di campo”. A quale attacco da parte della redazione di Vesuvio Live si fa riferimento in particolare? A noi non risultano articoli in tal senso.
Inoltre, esprimiamo totale solidarietà al collega a cui si fa riferimento in questa dichiarazione: “Ritengo, e ho prove, che qualche giornalista possa avere un vero e proprio conflitto di interessi nei confronti della Turris. In questo momento mi fermo qui perché ho intenzione di agire nelle apposite sedi per evidenziare questo conflitto di interessi. Ovviamente ci sono le apposite sedi, del resto abbiamo già acquisito le prove”.
Affermazione poi ripetuta in un comunicato ufficiale apparso sul sito internet societario, e che riteniamo leda i diritti e la privacy non solo del giornalista chiamato in causa, ma anche e soprattutto della persona.
Noi ‘giornalisti fantasmi’, citando testualmente, siamo certamente interessati alle notizie di campo, diversamente da quanto affermato nel corso della conferenza stampa, ma siamo soprattutto interessati a ciò che vogliono i nostri lettori e spettatori, ovvero in questo caso i tifosi della Turris. Essendo la cronaca narrazione di fatti rivolta alla collettività, se ne deduce che la sua funzione è quella di informare la collettività stessa su fatti e avvenimenti di interesse pubblico.
Se, dunque, la nostra collettività chiede notizie sulla fideiussione, il nostro interesse è quello di accontentarla il più possibile. Inoltre interessarsi alla questione non vuole affatto dire di non nutrire altrettanto interesse per le questioni di campo. È chiaro che ci sia una scarsa conoscenza della nostra, e citiamo ancora testualmente, ‘trasmissione faziosa’, che dal settembre del 2023, ben prima dell’insediamento della nuova dirigenza, racconta il passato e il presente sportivo di una squadra definita “privata, di proprietà di una società”.
Affermazione del presidente Capriola a cui è seguita la precisazione dell’addetta stampa, che riportiamo: “Vorrei fare una precisazione, quando lei ha parlato che la Turris è una società privata. Io penso che intendesse dire che di sicuro non è dei tifosi che vanno contro la Turris. Nel senso che sono importantissimi i tifosi, il presidente non sta condannando tutti i tifosi, ma solo quelli che vanno contro la Turris”.
Il presidente ha poi aggiunto: “Noi quest’atteggiamento inquisitorio da parte di un gruppo di giornalisti non lo accettiamo, e non sarà mai accettato, assolutamente. Il giornalista faccia il suo ruolo e si comporti correttamente, e chiarisca se qualcuno ha qualche conflitto di interessi”.
“Cerchiamo di isolare questi leoni da tastiera, perché sono il male della Turris. Non scrivete cose che non sono corrette, non criticate la società, statevene al vostro posto”.
Secondo il presidente, i tifosi avrebbero abbassato la ‘web reputation’ della società, arrecando danni economici alla stessa, con i propri commenti. Chiaramente assieme alla gogna mediatica creata da noi giornalisti, che siamo poi stati banditi dalla pagina Facebook ufficiale della Turris.
L’ultima citazione che ci dispiace fare è questa, e fa riferimento ad una dichiarazione dell’addetta stampa: “Non è mai stato negato il diritto di cronaca, è stata lasciata la porta aperta ai giornalisti”. Ebbene, abbiamo fin da subito provato a creare un link diretto e dei rapporti cordiali con la nuova società, ricevendo molte porte in faccia. Ad esempio, in data 16 luglio abbiamo chiesto via whatsapp (anche noi abbiamo le prove pur non avendole ancora stampate) al presidente Capriola di partecipare alla nostra trasmissione per salutare i suoi nuovi tifosi. Dopo non aver ricevuto risposta, abbiamo chiesto il giorno successivo di avere aggiornamenti, venendo finalmente risposti, con un rifiuto.
Avendo specificato di aver compreso la situazione (erano i primi giorni) abbiamo così chiesto un incontro privato, senza il rilascio di dichiarazioni, con il presidente in modo da poterci presentare per poter creare un collegamento sereno con la nuova società, in vista dell’imminente stagione sportiva. Siamo con orgoglio l’unica trasmissione web che parla di Turris, seguita nella stagione scorsa da oltre 300 mila persone, e sarebbe stato un onore per noi averlo come ospite e salutare insieme la piazza.
Nonostante avessimo proposto anche situazioni pubbliche in modo da non dover creare problemi all’agenda personale del presidente, abbiamo ricevuto un altro laconico rifiuto, questa volta senza appello. Ci è stato infatti detto che la società avrebbe avuto un canale web ufficiale, ed avrebbe comunicato attraverso quello, chiudendo qualsiasi porta al nostro disinteressato desiderio di creare contenuti con i protagonisti del club corallino.
Perché, è bene ricordarlo, la trasmissione Turris Live viene sostenuta esclusivamente dal tessuto sociale di Torre del Greco e dai tifosi, non certo dalla società sportiva.
Abbiamo chiesto di poter creare contenuti con i tesserati allo stadio Liguori dopo la prima partita di Serie C, ma anche in quel caso non è stato possibile. Quando dunque si parla di apertura ai giornalisti, fatichiamo davvero a convincerci che sia stato così.
Riassumiamo tutto, e concludiamo:
Vesuvio Live non ha mai avuto un atteggiamento offensivo o basato su preconcetti nei confronti della nuova società e della nuova dirigenza.
I giornalisti di Vesuvio Live e di Turris Live non si sono mai posti in maniera maleducata nei confronti di alcun dirigente, ma anzi hanno provato fin da subito a creare un collegamento cordiale con tutti i tesserati. Ad esempio con Riccardo Napolitano e Mirko Conte, persone che si sono dimostrate disponibili e corrette nei confronti dei nostri e per le quali nutriamo profondo rispetto.
Turris Live è una trasmissione libera, sostenuta con il cuore dai tifosi ed economicamente dalle attività commerciali della città di Torre del Greco.
Qualora la società ritenga di voler replicare, saremo pronti ad accogliere chiunque nella nostra trasmissione o sulle nostre pagine, dalle quali nessuno è stato bloccato. Specifichiamo che non abbiamo mai fatto una crociata contro la dirigenza, e mai la faremo. Siamo disponibili e aperti al dialogo costruttivo, il nostro unico obiettivo è quello di rendere un servizio ai tifosi e qualora ci sia da parte della SS Turris la predisposizione ad instaurare un rapporto collaborativo con la nostra redazione, saremo ben felici di farlo.
Ci dispiace deludere qualcuno, ma il calcio è dei tifosi, la Turris è da 80 anni della gente di Torre del Greco. E sarà sempre così.
Le società sono private.
La censura in Italia è vietata. La libertà di espressione è sancita dall’art. 21 della Costituzione, ovvero: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
Sabato 31 agosto qualcuno di noi era al mare.