Il derby è stato vinto sulle tribune dell’Amerigo Liguori. Mentre in campo Turris e Avellino si sono divise la posta in palio, sugli spalti è stata “lotta” tra i tifosi corallini e quelli dei lupi (487 paganti annuncia il botteghino). Lo stadio Amerigo Liguori non si vedeva così da tanto. Cori, canti e supporto alla squadra di Mirko Conte che ha risposto presente. Per i corallini è il quarto risultato utile di fila: tre i pareggi consecutivi a reti bianche e nel prossimo turno ci sarà la difficilissima trasferta siciliana contro il Trapani.
Sul campo le due squadre hanno giocato senza trovare fortuna sotto porta. Per i corallini è stato Luca Nocerino il più pericoloso, con due opportunità nel primo tempo. Nella ripresa è invece l’Avellino a sfiorare più volte il gol, specialmente nel finale con Cancellotti che da pochissimi passi manda alto di testa a portiere battuto. Per la prima volta “nell’era moderna” il derby finisce senza reti, complice anche l’ottima prestazione difensiva dei corallini che confermano il trend positivo, portando a casa il quarto clean sheet di fila.
Sugli spalti è invece stato un continuo tripudio per oltre novanta minuti. La curva corallina è l’animo del Liguori: mai come quest’anno è unita e compatta per sostenere la squadra di Torre del Greco. Bello anche lo striscione sollevato a metà primo tempo che recita: “80 anni di lotta, per chi ti segue dall’alto e per chi lotta contro ogni repressione”. Messaggio che è stato applaudito da tutto lo stadio. Dall’altro lato invece sono praticamente 500 i lupi presenti, segnando il sold-out, per rendere ancora più bella la serata e dare un colpo d’occhio impressionante.