Prosegue la trattativa tra l’attuale proprietà corallina e la cordata rappresentata dall’intermediario Sergio Ievolella. Nella giornata di ieri le parti sembravano molto vicine a chiudere l’accordo economico, ma in serata c’è stato un parziale ripensamento da parte del duo Capriola-Giardino, che ha congelato l’affare.
Intanto, pare che la società abbia ricevuto un’offerta economica da parte di un terzo imprenditore, intenzionato a rilevare esclusivamente il settore giovanile della Turris.
Una cessione che rischierebbe di compromettere la trattativa con Ievolella e gli imprenditori che rappresenta, essendo loro intenzionati ad acquisire l’intero club senza lasciare ad altri la gestione dei giovani.
In città non si parla d’altro: lo spettro penalizzazione che avanza sempre più concretamente ha creato un solco profondo tra piazza e società, e le parole pronunciate lunedì sera da Ettore Capriola non hanno fatto altro che alimentare i dissapori.
Solo il 7 ottobre scorso, in un comunicato, la Turris riconosceva “l’errore di alcune scelte sportive operate le quali hanno pesantemente influenzato la costruzione della squadra con consequenziali difficoltà del gruppo”, lo stesso gruppo del quale adesso si tessono le lodi e al quale lo stesso Capriola si è affidato disperatamente per rimediare ai punti conquistati sul campo ma persi poi negli uffici della CO.VI.SOC.
Un clima di confusione totale dal quale la squadra stessa ha preso le distanze, con un comunicato ufficiale in cui ha ribadito il proprio impegno nelle prossime gare chiedendo il sostegno della piazza “per il solo bene della Turris che è e resta un bene esclusivo della città”.