Un “gemellaggio” tra le città di Torre del Greco e Kochi, città del Giappone affacciata sull’Oceano Pacifico: ad unire questi mondi così distanti l’arte della lavorazione del corallo.
Correva l’anno 2015 quando l’allora sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, promosse un incontro in città con importanti imprenditori nipponici del mondo artistico: quasi tutti provenivano da Kochi, cittadina del sud del Giappone nota nel mondo per la sua tradizione nella lavorazione del corallo.
Un incredibile punto in comune con Torre, che ha unito gli interessi di città lontane migliaia di chilometri verso la valorizzazione dell’oro rosso. Da qui prese vita una sorta di gemellaggio nel segno del corallo con l’invito dell’allora primo cittadino a visitare il nascente museo civico nei locali dell’ex Santissima Trinità.
Ne è passata di acqua sotto i ponti: tra pochi mesi ricorreranno i 10 anni da quell’incontro tra continenti ed il complesso attiguo alla chiesa dell’Annunziata è tuttora un cantiere che porterà alla nascita del Museo Virtuale del corallo e del cammeo.
Ma, stando alle previsioni dell’attuale amministrazione, tra la fine del 2024 e gli inizi del 2025 il polo museale dovrebbe finalmente vedere la luce: quale migliore occasione per rinvigorire i rapporti, anche istituzionali, con i commercianti del Sol Levante, considerando che quelli tra gli artigiani, gli imprenditori ed i mercati dell’estremo Oriente non si sono mai sopiti?
Kochi, situata nella regione di Shikoku, è una cittadina giapponese immersa in una natura spettacolare e ricca di cultura. Affacciata sull’Oceano Pacifico, offre paesaggi mozzafiato, come quelli del Parco Nazionale di Ashizuri-Uwakai, e una storia profonda, testimoniata da antichi templi e dal maestoso castello di Kochi, costruito nel XVII secolo.
La regione è una delle poche in Giappone a produrre corallo di alta qualità, in particolare il corallo rosso, molto apprezzato per la sua bellezza e rarità. Gli artigiani locali creano gioielli, amuleti e oggetti decorativi con una maestria paragonabile solo a quella degli artisti torresi, valorizzando le qualità naturali del corallo senza alterarne la purezza. L’abilità nella lavorazione del corallo è parte integrante dell’identità culturale di Kochi e attira molti visitatori e collezionisti da tutto il mondo, contribuendo a mantenere vive queste antiche tecniche artigianali.
Una descrizione che calza paurosamente a pennello sia per la perla del Pacifico che per quella al centro del Golfo di Napoli. Non resta che sugellare ufficialmente la vicinanza di due mondi all’opposto ma moralmente separati da una distanza brevissima: lunga quanto un rametto di corallo.