Le acque in casa Turris si sono tutt’altro che calmate. Scongiurato l’incubo radiazione con l’operazione last minute a cui hanno partecipato, oltre alla Sport and Leisure Srl di Ettore Capriola, i fratelli Colantonio economicamente e le istituzioni diplomaticamente, è iniziata una nuova controversa fase che ha acceso nuovi campanelli d’allarme.
Quello che sarebbe dovuto essere un momento spartiacque dopo il quale ci si sarebbe dovuti mettere alle spalle il periodo più buio, sembra invece essersi trasformato nel giorno 0 di una nuova era nebulosa.
In primis, è arrivata la notizia (non ufficiale, semplicemente perché la società oramai non rende noto più nulla) dell’esonero di Mirko Conte, che secondo quanto dichiarato da Rosario Primicile, ex direttore sportivo della Turris e braccio destro di Antonio Colantonio, sarebbe stata presa “in totale autonomia” da Capriola.
Questa mattina, invece, come confermato dagli stessi calciatori, la squadra non si è allenata per protesta, avendo ricevuto solo una parte degli stipendi, quella utile ad evitare la radiazione dal campionato di Serie C, senza quella relativa agli indennizzi, che nel quadro globale di rimodulazione dei compensi rappresenterebbe una parte importante del totale economico.
Insomma, i primi due giorni della new era Capriola, arrivati dopo le sue esternazioni omofobe, sono stati decisamente movimentati. Il featuring con Antonio Colantonio sembra essere nato e morto il 16 dicembre.
Ad affermare la sua immutata voglia di essere al vertice della Turris, ci ha pensato lo stesso rappresentante legale della Sport and Leisure Srl, che nel mare di smentite e diffide inviateci, ci ha infilato anche la negazione di aver dichiarato ai tifosi lo scorso 10 dicembre “pago tutto e vado via“.