Eventi a Torre, il bilancio di Gigi Di Luca: “Successi da Quattro Altari a Natale”
Gen 07, 2025 - Giuseppe Mennella
Gigi Di Luca traccia un bilancio degli eventi svolti a Torre del Greco nel 2024: il direttore artistico giunge soddisfatto alla fine del suo mandato.
Gigi Di Luca: “Un successo gli eventi a Torre, nel segno della condivisione”
L’incarico di direttore artistico si è concluso con l’anno vecchio, il 31 dicembre: per Gigi Di Luca è il momento di tracciare un bilancio del lavoro svolto al fianco dell’amministrazione comunale guidata da Lugi Mennella, che proprio sugli eventi ed il rilancio culturale ha puntato tanto fin dalla campagna elettorale.
L’anno appena trascorso ha visto Torre del Greco vivere diversi momenti dedicati a concerti, eventi culturali e momenti di festa, ciascuno racchiuso in un proprio “contenitore”. Per Di Luca, al centro di questi 12 mesi di impegno non vi è dubbio su cosa piazzare: “La Festa dei Quattro Altari è stato un successo: va assolutamente dato merito al sindaco dell’idea di recuperarla, presente già nel programma elettorale”, spiega.
Quattro Altari: “Tutti i luoghi sold out, la città ha apprezzato il nostro lavoro”
“Non era facile recuperare l’identità della festa dopo tanti anni di assenza – dichiara il direttore – ma abbiamo messo in campo 19 spettacoli in 3 giorni. L’impresa, più che nella quantità, è stata quella di ottenere qualità: l’obiettivo era “volare alto”, guardare ad un progetto di cultura ma anche di nuovi linguaggi”.
Un modo diverso di guardare la festa stessa, proprio attraverso i suoi eventi, come Di Luca continua a spiegare: “Prima la festa erano gli altari, i tappeti ed il legame al Corpus Domini che quest’anno abbiamo potuto recuperare con il concerto di Ambrogio Sparagna e la grande partecipazione delle scuole. Ma oltre a questo, ed a qualche cantante in piazza, non si viveva altro”.
“Quest’anno tutti i luoghi degli spettacoli da Palazzo Vallelonga a Via Comizi, dalle “piazzette” alla villa Ciaravolo, sono stati sold out”.
“Non era un pubblico ‘da strada’: sarebbe stato scontato vedere la gente godersi la città in una festa che si svolge in un weekend di luglio. Si è trattato, invece, di spettacoli di qualità e non solo di intrattenimento”. Spiega Di Luca: “La condivisione da parte della città è stata alta: i torresi hanno mostrato piacere nel seguire la linea del direttore artistico”.
Art Torre, Voci d’Autunno e Devozioni: “Eredità a cui abbiamo dato un carattere”
Altri quattro sono stati i contenitori di eventi che la città ha visto svolgersi nel 2024: “Art Torre, riorganizzata per linee tematiche dopo l’esperienza del 2023, dove abbiamo fornito quel valore aggiunto dando possibilità di confronto: le serate, infatti, sono state condivise tra le realtà associative, ereditando l’esperienza dell’anno precedente”.
Poi c’è stata “Torre in fiaba”, la rassegna dedicata al teatro dell’infanzia, svoltasi tra parco Salvo D’Acquisto e Villa Macrina: “Anche questa è stata apprezzatissima perché in città manca un’attenzione ai più piccoli che sia finalizzata all’avvicinamento al teatro”.
Altra rassegna su cui Di Luca ha inteso apporre la propria firma è stata “Voci d’autunno”, che nel 2024 ha visto l’aggiunta della desinenza “in jazz”: “Anche qui abbiamo ereditato l’esperienza del 2023 – spiega – ma declinando verso quello specifico genere”.
“Poi c’è stato ‘Devozioni Festival’, rassegna già realizzata in altre città sul tema dei diritti umani: anche qui abbiamo avuto la presenza di nomi importanti come Peppe Barra, 99 Posse, Simona Molinari oltre a convegni e incontri”.
Eventi di Natale: “Le persone hanno scelto di seguirci”
Il 2024 si è concluso con l’ampio cartellone di eventi di Natale. Quattro indirizzi su cui si sono intrecciati i momenti ‘da ricordare’ delle festività a Torre del Greco.
“Con ‘Natale in chiesa’ abbiamo coinvolto le parrocchie del territorio con spettacoli, esposizioni, ma il clou si è certamente avuto con lo spettacolo di Maurizio Casagrande presso la chiesa del Carmine”.
“‘Natale in strada’ è stato un successo per la condivisione di spazi comuni come appunto le strade, e qui c’è stata una bellissima esplosione di colori e musica. Ricordo, solo per citarne due, l’energia di Bateria Pegaonda o Magicaboola Brass Band: ma la cosa importante è stata proprio dare quel senso di continuità. Le persone volevano sapere quali spettacoli ci fossero nelle sere successive e scendevano apposta per vederli”.
“‘Natale in villa’ purtroppo si è svolto in uno spazio penalizzato da meteo. Però anche qui abbiamo tanto di positivo da registrare con la prima edizione di Nativi Vesuviani che ha dato spazio a tantissimi scrittori, offrendo una vetrina per presentare i propri libri: abbiamo voluto, in particolare, la partecipazione delle realtà locali”.
Sottolinea Di Luca: “Il punto di condivisione predisposto nella tensostruttura in villa è servito, poi, anche per le associazioni, per l’incontro con la consulta per l’ambiente e per altri incontri pubblici: abbiamo avvertito la necessità della città di avere uno spazio allestito e organizzato per incontri e momenti culturali di condivisione, oltre ovviamente ad un teatro comunale. Per tutto quanto descritto ci sentiamo di dire che il bilancio è altamente positivo non solo per la quantità ma, appunto, per la qualità.”
Noa, Piovani, Gelato: “Nomi di punta di qualità, il pubblico ha un ‘codice di peso'”
Dulcis in fundo, i nomi di prestigio che si sono esibiti al teatro Corallo: “Potevamo fermarci con Noa e Nicola Piovani, ma puntando alla qualità abbiamo avuto anche Ray Gelato, arrivato da Londra con la sua unica tappa in Italia”.
Le serate di punta sono andate sold out nonostante la scelta di imporre un prezzo simbolico per il biglietto, cifra poi destinata a scopi benefici: “Non si tratta di ‘far pagare’ per lo spettacolo, ma di disciplinarne la fruizione – spiega il direttore – è servito anche affinché il pubblico scegliesse come e a cosa partecipare. Una scelta di responsabilità da parte dello spettatore”.
“Il pubblico ha il suo ‘codice di peso’: l’importanza della partecipazione è differente se le persone si trovano lì per caso, spinti da altre leve, o se scendono apposta per seguire un evento, pagano un biglietto simbolico, sfidano il freddo per andare a vedere l’artista. In questa chiave non si può non definire il bilancio come molto positivo”.
Parola chiave è condivisione: “Sia con cittadini che con amministrazione”
La parola che torna più di frequente nel bilancio di Gigi Di Luca è ‘condivisione’: “Si, perché ce n’è stata tanta, sia con l’amministrazione comunale (non dimentichiamo che il sindaco detiene anche la delega alla cultura) ma anche in senso più ampio”.
“La città è spesso stata isolata da sé stessa, in passato. Abbiamo cercato una condivisione di spazi e poi di idee. Tutte le realtà locali incontrate hanno avuto il loro momento, non buttato lì a caso ma incastonato in un contesto, in un’idea di dare spazio al territorio”.
“Abbiamo costruito un percorso a cui è importante dare continuità, abbiamo abolito il concetto dello spettacolo ‘occasionale’. Certamente abbiamo anche pagato lo scotto di un ritardo organizzativo: se avessimo avuto più tempo per promuovere gli eventi avremmo avuto più slancio”.
“Ma gli eventi sono stati tutti seguiti, alcuni di più, altri di meno, ma è importante capire che il pubblico ha avuto modo di scegliere e lo ha fatto. Le associazioni hanno avuto il loro momento, gli eventi in strada sono stati “iper” seguiti, le persone volevano ‘sapere’ e questo è molto importante”.
Una chiave di lettura che continua a fornire, secondo Di Luca, feedback positivi: “Nativi Vesuviani, ad esempio, non aveva un suo pubblico ma se lo sta creando: per questo dico che bisogna dare continuità ad alcuni progetti. Ci sono state anche qui serate andate più o meno bene ma bisogna continuare, secondo me, su questa strada”.
“Altro segnale positivo è stato quanto accaduto con il concerto di Eric Waddele e Abundant Life Gospel Singers, con un cambio location avvenuto causa meteo a poche ore dall’evento. Temevamo di non avere spettatori ed invece le persone avevano voglia di seguire ed hanno affollato la chiesa dove poi si è svolto il concerto”.