La mappa di Torre del Greco distribuita alla BMT, incompleta e sbagliata
Torre del Greco alla BMT, numeri interessanti allo stand cittadino: ma il materiale pubblicitario taglia fuori una parte importante della città oltre a presentare diversi errori.
Se il Cristo di Carlo Levi si era fermato ad Eboli, i poveri cristi che vorranno visitare Torre del Greco affidandosi alle mappe fatte stampare dal comune in occasione della partecipazione alla BMT si fermeranno, probabilmente, alla rotonda di Sant’Antonio.
Sempre che riescano ad arrivarci, visto che sulle cartine distribuite allo stand alla Mostra d’Oltremare dal 13 al 15 marzo ci manca addirittura l’uscita autostradale con la rotonda dedicata a mons. Sannino: è invece riportata l’uscita con il vecchio casello di via Marconi, chiuso ormai da circa 20 anni.
A dispetto dell’impegno profuso dal sindaco Luigi Mennella con la società che gestisce le autostrade da Napoli a Salerno per valorizzare gli svincoli cittadini e far denominare “Torre del Greco Sud” anche il casello che ricade nella vicina Torre Annunziata, nei pressi del Tribunale.
Tremila visitatori, secondo le stime, si sarebbero avvicendati allo stand di Torre del Greco rimanendo piacevolmente sorpresi sia dal video promozionale – anch’esso realizzato per l’occasione – sia dalla lavorazione del corallo e del cammeo che si è tenuta per tutti e tre i giorni della borsa grazie all’impegno dei ragazzi dell’Istituto “Degni” e del distretto del commercio: unico stand nel quale si sia tenuto costantemente una dimostrazione artistica del genere.
Tremila persone, tra addetti ai lavori e semplici curiosi che hanno quindi in buona parte portato con sé queste carte topografiche con informazioni risalenti almeno al secolo scorso e costate 2.000 euro alle casse comunali.
Clamorosa l’esclusione di tutta la zona a sud del quartiere Sant’Antonio: non solo la Litoranea, il quartiere “balneare” più volte definito dallo stesso sindaco un fiore all’occhiello per il rilancio turistico ed oggetto di lavori di restyling da milioni di euro che faticano a partire.
La mappa “dimentica” anche le prestigiose ville che affacciano su via Nazionale, già strada Regia delle Calabrie, con punti di interesse storico come il “Pataffio”: per non parlare di Villa delle Ginestre, la dimora dove Giacomo Leopardi visse gli ultimi giorni della sua vita terrena.
Eppure bastava davvero poco a dare un’immagine più completa e moderna della città, a partire dalla sua rappresentazione su carta: esisteva già una mappa cittadina, ricca di dettagli e punti di interesse, comprendente le più recenti aperture stradali e che non aveva “dimenticato” nessun quartiere.
Fu presentata proprio lo scorso anno, proprio alla BMT, ma pare che non sia venuto in mente a nessuno di ristampare quanto già realizzato. È bastato un anno di vita cittadina per riportare la rappresentazione topografica della città indietro di oltre due decenni.