Dopo neanche una settimana dal trasferimento della sede dei vigili urbani all’interno dell’ex pescheria di largo Costantinopoli, iniziano i primi segni delle future difficoltà che la nuova sede dovrà affrontare. La notizia su Metropolisweb.it
Il messaggio di «benvenuto» ai nuovi inquilini del quartiere è arrivato a una settimana dal frettoloso trasloco dagli uffici di palazzo La Salle e promette di regalare giorni «difficili» agli agenti della polizia municipale. Nasce sotto una cattiva stella il trasferimento del comando dei vigili urbani all’interno dell’ex pescheria di largo Costantinopoli: l’improvvisa «invasione» delle auto di servizio dei caschi bianchi deve avere, evidentemente, scatenato il malcontento degli abitanti di un rione storicamente «caldo» sotto il profilo della criminalità.
Abitanti pronti a lanciare un chiaro «avvertimento» agli uomini in divisa che hanno invaso l’area a ridosso della chiesa, fino alla scorsa settimana utilizzata per la sosta delle auto dei residenti: un avvertimento arrivato sotto forma di raid all’interno del parcheggio del nuovo comando di polizia municipale, dove ignoti avrebbero fatto irruzione per bucare le ruote anteriori e posteriori di un’auto di servizio.
Dubbi che potevano essere sciolti dalle immagini dell’impianto di videosorveglianza installato all’interno dell’ex pescheria. Ma, secondo le prime indiscrezioni che trapelano dall’ex pescheria trasformata in avamposto della legalità, gli occhi elettronici del comando di polizia municipale non avrebbero ripreso l’incursione all’interno del parcheggio. Una circostanza che rilancia la polemica sollevata proprio a inizio settimana da un gruppo di commercianti che aveva incontrato il capitano Michele De Rosa della compagnia dei carabinieri di Torre del Greco. Al responsabile della caserma Dante Iovino, gli esercenti avevano chiesto lumi sull’effettiva utilità dell’impianto di telecamere installate dal Comune in varie zone della città e già finito al centro di polemiche e proteste per il cattivo funzionamento degli occhi elettronici: «I nostri dubbi erano fondati – le lamentele dei commercianti al termine dell’incontro -. I carabinieri hanno confermato le gravi difficoltà riscontrate nell’acquisizione delle immagini in occasione di diversi raid messi a segno in zone teoricamente ‘monitorate’ dagli occhi elettronici del Comune». Difficoltà che adesso interessano da vicino direttamente gli agenti di polizia municipale, alle prese con un raid tinto di giallo e frettolosamente archiviato dal comandante della polizia municipale come «nulla di particolare».