Torre del Greco anticamente era chiamata Turris Octava. Molti storici, anche torresi, hanno letteralmente delirato nel cercare il significato di tale denominazione. Il nome Turris Octava appare per la prima volta nel 1018 in una pergamena che attesterebbe la venuta di San Pietro a Calastro:
“Habitator foris flubeum, territorio plagiense, non procur da villa Turre, qui dicitur da Hoctaba”
Tanti sono gli studi e le ipotesi fatte dagli studiosi sulla storia di Torre del Greco al fine di riuscire a comprendere il significato di tale denominazione, molte di queste ipotesi non hanno mai trovato alcun fondamento storico. Il Summonte e l’Alberti, storici vissuti tra il quattrocento e il cinquecento, sostenevano che Turris Octava fosse così chiamata perché distante otto miglia da Napoli, ipotesi in seguito messa in discussione da storici che hanno ad ogni costo cercato di formulare teorie diverse, tra chi sosteneva che fosse sei miglia distante da Napoli e chi invece attribuiva tale denominazione al numero di eruzioni che in passato l’avevano distrutta, ipotesi queste, assolutamente infondate dato che non vi è alcun riferimento storico a così tante eruzioni in un periodo, per altro, relativamente breve, e neppure sembra plausibile che i governanti dell’epoca potessero prendersi la briga di cambiare ad ogni eruzione nome alla città.
Turris Octava: il perché di questo nome
Sarà solo il Padre Barnabita Francesco Tranquillo Moltedo, che, alla fine del 1800, chiarirà definitivamente il significato della misteriosa denominazione. Nel 1873, a San Giovanni a Teduccio, apparve una pietra miliare recante il numero “due” e in nomi “Balentiniano, Thiodosio et Arcadio” (Valentiniano I di Teodosio il Grande e del primogenito Arcadio). Il nome dell’imperatore romano farebbe pertanto risalire la pietra miliare ad un periodo compreso fra il 364-365 d.C. Il numero due corrispondeva alle miglia, cioè la distanza da Napoli, calcolata in miglia romane (un miglio – 1488 mt), a partire da Porta Nolana calcolando l’intera lunghezza del Ponte della Maddalena fino a Torre del Greco, passando per la cosiddetta Via Regia delle Calabrie, oggi Via Nazionale.
Non si sa con precisione quando la nostra città iniziò ad essere chiamata Torre del Greco, sappiamo però che tale denominazione era usata già nel 1324 in un diploma di Carlo Duca di Calabria, figlio di Re Roberto d’Angiò:
quod alit Grecu et Toboranu vulgariter dicitur nuncupari
Torre del Greco era inizialmente usato in forma volgare, probabilmente per il famoso vino Greco d’Ellenia coltivato in queste zone e già conosciuto fin dal 1240 in tutto il regno di Napoli per la sua bontà, mentre appare una leggenda l’ipotesi della venuta del Romito dalla Grecia.
Torre del Greco perderà la sua forma volgare nel 1523, diventando il nome ufficiale della città e sostituendosi definitivamente alla precedente denominazione Turris Octava.