San Vincenzo Romano: il “preveto faticatore” che protegge Torre del Greco

San Vincenzo Romano nacque a Torre del Greco il 3 Giugno 1751 da una famiglia modesta e fortemente religiosa. La casa in cui ebbe i natali e passò tutta la sua infanzia si trova in via Piscopia e, ancora oggi, è possibile visitarla, su prenotazione.

Ingresso casa del Beato Vincenzo Romano

Entrò in seminario a quattordici anni dopo prove difficilissime: al tempo, infatti, molti torresi tentavano di accedere al mondo ecclesiastico e si cercò di ovviare all’eccessivo numero di richieste con prove ed esami proibitivi. In seminario poté usufruire della guida di illustri uomini di cultura e santità, come Mariano Arciero, che divenne suo padre spirituale, e Sant’Alfonso Maria de Liguori.

Beato Vincenzo Romano fra i pescatori, raffigurazione votiva

Appena ordinato sacerdote, il 10 Giugno 1775, si prodigò subito per la sua città natale. Oltre a celebrare i sacramenti e svolgere l’attività catechistica, il giovane prete cercò di dare conforto ai poveri e agli ammalati torresi, aiutando, soprattutto, i marinai che per lavoro solcavano i mari per mesi e mesi. Quando alcuni pescatori di corallo torresi furono catturati e resi schiavi da corsari libici, il sacerdote cercò in tutti i modi, con suppliche e intercessioni diplomatiche, di riportarli a casa sani e salvi. Il suo impegno per la comunità fu così grande da valergli il titolo popolare di “preveto faticatore” ed entrare così nella storia di Torre del Greco.

Beato Vincenzo Romano assiste il popolo durante l’eruzione

Il 15 Giugno del 1794 una tremenda eruzione del Vesuvio rase al suolo Torre del Greco e la Basilica di Santa Croce, dove Vincenzo Romano era vice parroco. Fu in quell’occasione che il sacerdote diede prova della sua incrollabile fede e della sua tempra morale riportando speranza e volontà di rinascita nel cuore dei fedeli torresi. Chiese immediatamente un nuovo progetto per la Basilica all’architetto Ignazio di Nardo e, il 5 Giugno 1796, pose la prima pietra per la costruzione con una sentita e sfarzosa processione. Molti scrittori raccontano che il “il preveto faticatore”, giorno dopo giorno, curava i lavori e instancabile trasportava di persona le pietre che sarebbero servite agli operai.

Giovanni Paolo II visita la tomba del Beato Vincenzo Romano

Divenuto parroco durante i lavori, riuscì, finalmente, a celebrare la prima messa nella sua amata e rinnovata Basilica nel 1827. Morì per una malattia il 20 Dicembre del 1831 e le sue spoglie riposano in Santa Croce. Già nel 1895 Papa Leone XIII dichiarò le eroiche virtù cristiane del sacerdote torrese e, il 17 Novembre del 1963, Paolo VI lo nominò Beato. Anche Giovanni Paolo II, durante la sua visita a Torre del Greco del 1990, andò a rendere omaggio al sepolcro del Beato Vincenzo Romano.