Che a Napoli, come in tutto il Sud, le tariffe RC Auto fossero molto più alte rispetto al resto d’Italia, a causa di un presunto numero maggiore di truffe, è una convinzione largamente diffusa, anche se più volte il dato è stato smentito. In prima linea ad affermare tale falsità è l’Ania, prontamente smentita dall’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, che parla di un rapporto tra premi incassati dalle agenzie e sinistri pagati abbastanza omogeneo tra Napoli e Milano, tanto da non giustificare una così ampia difformità nei prezzi delle polizze. Un luogo comune, alimentato anche da campagne mediatiche distorte, che fa comodo dunque a chi deve incassare i soldi dei cittadini, e non parliamo solo di assicurazioni.
Chi paga il conto di tutto questo è, ovviamente, il cittadino onesto e perbene, quello che paga ogni centesimo di tasse, penalizzato ingiustamente solo perché si preferisce alzare i costi, invece che perseguire chi imbroglia. La commissione Attività Produttive della Camera, ieri, ha inaugurato l’era della Tariffa Italia, attraverso la quale le polizze applicate nelle città del Mezzogiorno (e in generale in tutte le città italiane dove si paga più della media) saranno adattate alla media nazionale. Questo significa, in alcuni casi, risparmiare fino alla metà del premio assicurativo; a Napoli la polizza può scendere di quasi 400 Euro, così come Crotone, Bari, Reggio Calabria e altre. L’Italia cerca di adeguarsi, finalmente, a quanto aveva chiesto anche l’Unione Europea.
Ma a chi sarà applicabile lo sconto? Esso sarà usufruibile da parte di coloro “che non abbiamo effettuato sinistri con responsabilità esclusiva o concorrente per un periodo pari ad almeno 5 anni e che abbiano installato la scatola nera”. La scatola nera è un dispositivo che l’utente deve poter installare senza costi aggiuntivi, è un apparecchio che si monta sulla batteria contenente un localizzatore GPS e un accelerometro, in grado di ricostruire l’esatta dinamica degli incidenti.