Ogni cittadino che è costretto ad usare i mezzi pubblici vive quotidianamente un’odissea.
I mezzi pubblici ormai sono cosa rara, visto che nella migliore delle ipotesi i tempi di attesa superano di gran lunga la mezz’ora, le corse diminuiscono e i tagli aumentano, è questa la triste realtà.
Lo scenario è di quelli disastrosi. Una persona che ha bisogno di muoversi con l’ausilio dei mezzi pubblici, per studio, lavoro o commissioni varie, si trova a dover fare i conti con una penuria di mezzi pubblici imbarazzante per una città del calibro di Napoli, bella quanto maltrattata. Infatti non è possibile attendere più di un’ora un autobus per andare da Piazza Dante ai Colli Aminei, oppure attendere invano un R2 per poter andare alla stazione di Piazza Garibaldi.
Ma a prescindere dalla penuria di mezzi, i disagi sono pure altri, come gli autobus pieni zeppi di gente, talmente carichi che non c’è posto nemmeno per uno spillo. Ma se per gli autobus la situazione è critica, neanche per i mezzi su rotaia le cose migliorano. L’esempio lampante ci è fornito dalla Circumvesuviana, dove migliaia di pendolari ogni giorno, si trovano di fronte a disagi ogni giorno più grandi; treni che si fermano o che addirittura non partono, corse continuamente soppresse.
Ma non è l’unica parte di hinterland collegata male, infatti da circa un anno e mezzo anche i collegamenti con beneventano stanno risentendo dei continui tagli, con disagi e sospensioni delle corse sempre più frequenti. Non se la passa bene neanche la cumana, che nella migliore delle ipotesi effettua una corsa ogni quaranta minuti, guasti permettendo o eventuali altri disagi. Chi sia l’artefice di questo disastro non ci è dato saperlo precisamente, è facile prendersela con le istituzioni, (che sicuramente non sono esenti da gravissime colpe, anzi) però anche i cittadini ci mettono del loro per rendere ancora più complicata e disastrosa la situazione. Il numero dei cosiddetti “portoghesi” (i viaggiatori che usufruiscono dei mezzi pubblici senza fare il biglietto) è elevatissimo, si stima che giornalmente una persona su due viaggi senza essere in possesso del titolo di viaggio.
Un numero impressionante, e che sicuramente ha contribuito alla distruzione del trasporto pubblico a Napoli. Come si può pretendere infatti di avere mezzi efficienti se non li paghiamo? È anche colpa dei “furbi” se le cose vanno male e magari prima di esigere dei mezzi pubblici funzionanti dovremmo forse prima far si che a funzionare sia la nostra coscienza.
Il dissesto dei mezzi pubblici è l’ennesima coltellata ad un città già agonizzante e piena di problemi ed è un peccato, che una città di cosi immenso splendore si perda in un bicchier d’acqua.