Ciro Barone vive nel Rione Traiano, famigerato più che famoso rione di Napoli, soprattutto a causa della presenza mediatica nazionale, la quale arriva lì solo quando si tratta di episodi di morte o di criminalità. Stavolta, però, dal Rione arriva un video: Ciro ne è l’artefice e non si tratta di un reportage di violenza, ma di una richiesta di emancipazione attraverso l’istruzione, la cultura e l’educazione, le quali per il giovane rappresentano “il primo step” nella lotta al degrado.
Al centro del video la scuola materna Catone, situata nel cuore del Rione Traiano. A detta di Barone e degli abitanti del posto questa scuola si sta dirigendo verso la chiusura. Il numero delle iscrizioni viene fortemente limitato e già una sezione è stata eliminata. Secondo i genitori del posto c’è l’intenzione comunale di chiudere le porte della scuola, la quale, come osservano le giovani madri delle palazzine, funziona molto bene e le maestre sono delle seconde madri, prendendosi cura dei bambini “in tutto e per tutto”.
La promessa delle madri di Ciro barone è di occupare l’edificio qualora, entro fino la fine di questo mese, non si prendessero provvedimenti seri circa le attività scolastiche, che devono ritornare nella norma. Come testimoniano i cittadini, infatti, il secondo turno (quello pomeridiano) è stato soppresso per la mancanza di personale.
Pertanto, la gente del Rione chiede l’assunzione di nuovo personale, il ripristino del turno secondario e l’accettazione di nuove iscrizioni. Perché vogliono chiudere la scuola? È la domanda dei residenti. Domanda che porgono alle istituzioni, le quali continuano a ripetere che “Napoli è piena di turisti”… ma questo non serve ai bambini di Soccavo, i quali hanno bisogno di precise linee guida per crescere in modo sano e con la presenza istituzionale.
I turisti, del resto, restano recitanti nel centro città, laddove l’arte li culla e il vicolo antico li fa assaporare la storia randagia. Tutt’altro mondo è la periferia con le sue verità.