Altro che crisi, è boom di matrimoni in Italia. Ma le coppie sono sempre più infelici
Feb 14, 2019 - Simona Borriello
Matrimoni e divorzi in aumento in tutta la Penisola. In Italia sono stati celebrati 194.377 matrimoni nel 2015, circa 4.600 in più rispetto all’anno precedente. A rivelarlo sono i dati Istat, basati sul modello Istat D.3 compilato dall’ufficiale di Stato Civile, o da suo delegato, del Comune nel quale il matrimonio è stato celebrato.
Le tante nozze avvenute nell’anno 2015 è l’incremento più consistente dal 2008 che, fino al 2014, vede una diminuzione dei matrimoni al ritmo di 10.000 all’anno. Le regioni che registrano più “unioni felici” sono il Piemonte e la Sicilia, rispetto al Molise, alla Puglia e all’Umbria, in cui i matrimoni continuano a diminuire. In Campania, altresì, aumentano le nozze, ma anche i divorzi, che ammontano a 4.871 nel 2015, rispetto ai 3.107 dell’anno precedente.
I dati Istat del 2015 rilevano che i divorzi sono 82.469 in Italia, il 57% in più del 2014. L’introduzione del “divorzio breve” è un incentivo per gli italiani che vogliono separarsi dal proprio partner. Infatti, l’aumento delle separazioni è molto più contenuto. In Italia, i coniugi che hanno deciso di separarsi sono 91.706, solo il 2,7% in più rispetto al 2014.
Il boom dei “divorzi brevi” è avvalorato di una procedura più semplice, dal punto di vista degli adempimenti procedurali, e più rapido. Il Nord, per quanto riguarda i divorzi, è il primo in classifica: nell’anno 2015 il totale dei divorzi è 27.022 a Nord- ovest, 18.543 a Nord-est, 17.076 al Centro Italia e 12.620 al Sud.
Le indagini Istat dimostrano, per di più, che la quota di separazioni con l’assegno per il coniuge e figli è più alta nel Sud e nelle Isole, che nel resto della penisola. Il 29% e 23,5%, rispettivamente al Sud e nelle Isole, mentre nel Nord si assesta al 18%.
Le statistiche relative al numero di matrimoni registrati in questi anni in Italia riportano valori totalmente opposti alla crisi economica, protagonista indiscussa del nostro bel paese. Il costo dell’unione matrimoniale è elevato. Presumibilmente, molti italiani riescono a festeggiare l’evento, spendendo poco e senza rinunciare a nulla. Ma, è possibile vivere il grande giorno senza spendere grandi somme?