Sempre più ultimamente, Facebook è diventato un luogo dove è possibile denunciare pubblicamente episodi di inciviltà e maleducazione. Come non pensare a Francesco Emilio Borrelli e le sue campagne contro il “cialtronismo” partenopeo, in tutte le sue forme e misure. Oppure ai tanti cittadini che ogni giorno filmano e commentano piccoli gesti, i quali all’apparenza sembrano insignificanti, ma che sommati insieme rappresentano una grossa fetta del nostro malcostume.
Tra questi ultimi, segnaliamo il caso dell’artista napoletano Cosimo Angrisano. Questi, stancatosi ormai di vedere persone che non rispettano le regole della strada, ha deciso di dire basta, facendosi portavoce di un appello importante su Facebook. Così ieri ha dato sfogo alla sua rabbia (covata per l’appunto nei confronti della Napoli “non perbene”) postando l’immagine di cinque persone in sella allo stesso scooter.
“Siamo stanchi della vostra cafonamma – ha scritto Angrisano – dei vostri vestiti da 1000 euro, per poi sembrare i clown della buonanima di Moira Orfei. Siamo stanchi delle vostra ignoranza, delle vostre figure di merda non appena aprite bocca e a cui siamo costretti a vederci accomunati. Ci danno la nausea i vostri capelli unti tirati dietro, i vostri orecchini a lampadario e il vostro pressoché nullo senso del contesto e del buongusto.”
“L’ho letta e condivisa immediatamente. Sono stanco, anzi siamo stanchi, di questi rifiuti umani che di partenopeo non hanno niente nonostante siano nati a Napoli. Non ce la faccio più a sopportare questo marciume che scorre per le strade della mia città dando voce ai tanti bastardi razzisti che si trovano in tutta l’Italia, non solo al Nord. C’è una strategica mancanza di controllo sul territorio, colpa dei governi che si sono succeduti negli ultimi 30 anni. Maledetti bastardi non hanno mai fatto niente per la mia terra. Che il Buon Dio li fulmini! VOI NON SIETE NAPOLETANI!“ Così si conclude il lungo sfogo dell’artista.
È bene che i cittadini perbene si attivino, non solo per quanto riguarda i comportamenti sullo scooter, affinché la nostra città perda finalmente più il colore predominante della sua parte meno sana.