“Terroni, ringraziate Milano”: dovrebbe essere Milano, invece, a ringraziare i terroni


Sei sicuro che siano i terroni a dover ringraziare Milano, e non sia Milano a dover ringraziare i terroni?

Da qualche giorno sul web si parla molto di un video, postato sulla pagina Facebook This is racism, in cui un giovane pugliese che si fa chiamare Frekt esorta i “terroni” come lui a ringraziare Milano, per le opportunità lavorative che la città offre loro (cliccate qui per vederlo). Un’indipendenza economica che al Sud sarebbe impensabile, in primis. In realtà, tale discorso merita di essere più ampiamente considerato. Per questo abbiamo scritto a Frekt una lettera, per invitarlo a riflettere.

“Caro Frekt, tu sei quello del video in cui mi dici di dover ringraziare Milano, e magari, da emigrante, non attaccarla. Io sono un giovane Terrone, certamente prossimo all’emigrazione (o forse no). Volevo farti i complimenti: sai quanti terroni sei riuscito a “riconvertire”? Il Nord non va offeso… altrimenti i nordici diventano permalosi come i terroni.

“Ma volevo farti una domanda: tu mi dici che non sopporti quei terroni che, anziché idolatrare Milano (o magari Torino o magari Brescia), la attaccano e la disprezzano. Non ti chiedi, però, il perché di tutto questo. So che sei solo un personaggio, un attore che legge un copione, ma il mio messaggio è rivolto ai miei veri fratelli terroni, che devono capire che questo messaggio non è altro che l’ennesima lavata di cervello fatta ai meridionali buoni solo a produrre e comprare per il ricco Nord senza cambiare mai nullla.

“E per questo, forse, avrai tanti like e pure tanti articoli di giornale e interviste in TV. Caro amico, non è il terrone che deve ringraziare Milano, ma è Milano che deve ringraziare i terroni se oggi è diventata grande.

“Vedi, forse non sai che Milano era la periferia degli Austriaci, e quando fu fatta l’unità d’Italia, la Lombardia tutta possedeva solo l’1% delle ricchezze italiane, mentre il Sud il 66%; oggi la Lombardia, è 66 volte più ricca dell’epoca, e a chi lo deve? Anche e soprattutto AI MIGRANTI MERIDIONALI. I terroni, dopo essere stati colonizzati, impoveriti e umiliati, sono andati a fare grandi le altre terre, tra cui il Piemonte e la tua Lombardia.

“Non so se tu sia o meno terrone, e poco me ne frega; ma qualora lo fossi provo una grande pena per te, perché sei il prototipo perfetto del “colonizzato” mentale… Oltre ad aver offeso la mia gente, oltre ad aver difeso una delle città che hanno colonizzato il Sud, io da terrone devo anche ringraziarla?

“Forse non sai che prima del 1861 erano i Milanesi ad emigrare qui, AL SUD, forse non conosci la chiesa (S. Anna dei Lombardi), dedicata ai migranti LOMBARDI che venivano a Napoli a lavorare, pecché “se puzzavano ‘e famma”.

“Milano mi dà quello che il Sud non riesce a darmi?” Qui ti sei battuto da solo… MILANO MI TOGLIE QUELLO CHE POTREI AVERE QUI AL SUD. Sei sicuro che sia il Sud a non volerti dare queste possibilità? Forse non sai che al Sud non arrivano 100 miliardi di euro l’anno, per darli al tuo caro Nord. Non lo dico io ma SVIMEZ ED IL GOVERNO (commissioni finanze, cultura e trasporti).

“Forse non sai che il NORD, senza il SUD non sarebbe nessuno. IL SUD COMPRA DAL NORD BENI PER 70 MILIARDI DI EURO L’ANNO. Forse non sai che le grandi opere e le grandi strutture turistiche, al SUD vengono gestite da aziende del NORD. Non parlo di quello che successe 159 anni fa, ma di quello che ci succede DA 159 ANNI. Il “tuo” Sud è colonia del tuo “caro” Nord, da 159 anni.

Gran parte dei terroni vorrebbe tornare a casa, ma il sistema Italia non glielo permette. E IO DOVREI RINGRAZIARE UNA TERRA CHE IO HO CONTRIBUITO A RENDERE GRANDE? Sai che ti dico? SONO UN GIOVANE TERRONE E RESTO AL SUD, PER MIGLIORARE LA MIA TERRA, perché lo merita… e dopo 159 anni qualcosa dovrà pur cambiare. Peggio per te che hai deciso altro”.


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