Grande successo per le Giornate della Memoria delle Due Sicilie a Gaeta. Anche quest’anno l’evento identitario e meridionalista, il “weekend della memoria”, è stato un grande successo con la partecipazione di diverse centinaia di persone provenienti da tutta l’Italia.
“Ci rivedremo tutti a Gaeta” gridavano i soldati delle Due Sicilie, indicando l’ultima resistenza al fianco del loro re, Francesco II di Borbone, il quale, oltre ad aver vissuto il dramma di aver perso uno dei Regni più belli ed antichi d’Europa, è stato anche il primo vero emigrante del Sud, colui che ha subìto la prima “maledizione meridionale”: l’emigrazione, mai arrestata dopo 160 anni.
A Gaeta, ultimo baluardo delle Due Sicilie, si riuniscono i “borbonici” di oggi per stare al fianco di quelli di ieri. Ovviamente non combattono più con fucili e cannoni ma resistono con la penna e con le parole, raccontando verità storiche ancora censurate (ultima quella sul sito dei carabinieri sulla deportazione dei meridionali a Fenestrelle, articolo che dopo qualche giorno è stato rimosso).
Nel dopocena una serata all’insegna della vera tombolata storica Napoletana del ‘700, con l’associazione “I Lazzari” di Davide Brandi e con Angelantonio Aversana (curiosità: il numero 1 sul tabellone non era “l’Italia” ma, ‘O sole). La mattina del sabato molte le richieste per partecipare alle visite guidate gratuite tra i luoghi della Gaeta Borbonica e presso il Museo del Brigante di Itri; nel mentre, un bell’incontro sul futuro del Sud con il “parlamento” delle Due Sicilie, sempre più organizzato ed attivo sul territorio.
Nel pomeriggio, dopo gli interventi di tante associazioni, che hanno presentato le proprie attività, c’è stato un momento molto toccante per la prima edizione del premio nazionale meridionalista “Don Paolo Capobianco”, a cura dell’associazione Terraurunca con Daniele Iadicicco, dell’associazione Webprogens e del Comune di Gaeta.
Il convegno è stato moderato da Gennaro De Crescenzo, che ha presentato il suo ultimo “Libro dei primati del Regno delle Due Sicilie”, Daniele Iadicicco ha presentato la lista dei “caduti di Gaeta e della battaglia di Mola” (tra cui tanti gli Svizzeri che vennero a resistere) e Alessandro Romano, con la commovente proiezione delle immagini dei “piccoli grandi eroi delle Due Sicilie”.
Presenti anche tante istituzioni, sindaci (tra essi il sindaco di Gaeta ed Enrico Fratangelo da Castellino del Biferno in Molise), consiglieri, militari ed anche la senatrice Sabrina Ricciardi. Allestita una mostra di articoli (“Pagine di storia”) del Giornale di Napoli a cura di Gianfranco Lucariello degli anni ’90, quando parlare di questi temi era veramente “eroico”. Domenica altrettante numerose le persone presenti alla Santa Messa per il ricordo delle vittime meridionali dell’Unità d’Italia, celebrata dal vescovo di Gaeta.