Ed Vulliamy ha scritto per il quotidiano “The Guardian” un interessante articolo che prende le mosse dalla famosa affermazione di Diego Armando Maradona, fatta in occasione della semifinale mondiale tra Italia e Argentina giocata a Napoli nel 1990, quando disse che Napoli non fa parte dell’Italia e invitò i Napoletani a tifare per lui e l’Argentina, non per la squadra la cui Nazione li discrimina da sempre e poi chiede loro di essere Italiani. Vulliamy si chiede se ancora oggi i Napoletani non tifino per l’Italia, preferendo l’Argentina o non seguire affatto i mondiali, e ne deduce che sì, c’è ancora chi si comporta come nel 1990, ma si tratta di eccezioni, perché del resto i negozi sono colmi di tricolori, così come i Quartieri Spagnoli, e i nuovi Napoletani, gli immigrati, tifano per l’Italia insieme agli scugnizzi.
In realtà, a mio avviso, la situazione è più complessa. Come lo scrittore inglese anche io, mentre si giocava Italia-Inghilterra, mi trovavo a “Toledo” (io però la partita non l’ho vista), e quello che ho notato è una Napoli praticamente deserta nonostante fosse sabato sera: tutti davanti alla TV. Per le strade, tuttavia, erano davvero pochissime le abitazioni che esponevano il tricolore e ai gol dell’Italia si poteva udire soltanto il suono di una trombetta isolata, massimo due, e giusto una o due voci esultanti. L’inno “Fratelli d’Italia”, io l’ho sentito cantare soltanto al Gambrinus. Chi è Napoletano, sa cosa succede invece quando segna il Napoli: gridano tutti quanti e se la partita finisce bene partono pure i fuochi d’artificio. Veniamo ai tricolori che arredano alcuni vicoli dei Quartieri Spagnoli: sempre chi è Napoletano, o conosce bene la città, sa che quelle bandierine ci stanno sempre e nulla hanno a che fare con i mondiali e, inoltre, il tricolore italiano non è l’unica bandiera esposta, essendo presenti anche quelle di altri Paesi. L’Italia è seguita a Napoli, ma con poca passione o per tifarle contro, a parte le dovute eccezioni. Ricordo infine la bandiera italiana esposta a Fuorigrotta con la scritta “L’inno lo fischiamo, noi all’Italia non apparteniamo, siamo Partenopei!“, oltre al centro storico di Marano invaso dalle bandiere argentine. Poi è ovvio che dire che a Napoli nessuno tifi per l’Italia è una bugia, anzi, moltissimi lo fanno, però è altrettanto falso sostenere che i Napoletani hanno dimenticato le discriminazioni, i cori razzisti subìti in quasi tutti gli stadi italiani da Roma (compresa) in su, per abbracciare il verde bianco e rosso.