Avete presente quei casi in cui, dopo aver fatto una figuraccia immensa, l’unica cosa giusta ed intelligente da fare sarebbe chiedere scusa e restare in silenzio? È proprio quanto avrebbe dovuto fare Striscia la Notizia dopo il ridicolo servizio sul dottor Paolo Ascierto, che ne è uscito a pezzi poiché dipinto, senza possibilità di replica, come un imbroglione. Non solo da Napoli e dalla Campania, ma da tutta Italia si sono mobilitati in favore del medico napoletano, il quale insieme al suo team ha il merito di aver diffuso la notizia del protocollo con il Tocilizumab che ora viene applicato in tutta Italia. Forse siamo ripetitivi nel sottolinearlo, ma repetita iuvant: l’affermazione di Galli sul protocollo già in uso in Lombardia, ammesso che sia vera, è di gravità inaudita perché nascosta al Paese.
Ma ora torniamo a Striscia, che ieri sera ha cercato di giustificarsi con un tentativo a dir poco imbarazzante:
“In merito al servizio di ieri sera sul confronto tra il Dott. Paolo Ascierto e il Prof. Massimo Galli, noi di Striscia la notizia ci teniamo a precisare ulteriormente, come del resto ci sembrava già palesemente chiaro, che non era nostra intenzione entrare nel merito del curriculum e della storia professionale dei due esperti.
“Né, a maggior ragione, valutare i protocolli sanitari in atto per attribuire il primato della scoperta a uno o all’altro o a nessuno dei due.
“Il nostro servizio si è semplicemente limitato a riproporre il confronto televisivo tra i due medici, andato in onda nel programma di Bianca Berlinguer, durante il quale il dottor Ascierto non è stato in grado di controbattere in modo efficace alle affermazioni del professor Galli.
“La missione di Striscia la notizia è da sempre quella di fare satira televisiva ed è quello che continuerà a fare nonostante le minacce di morte, che oggi ci sono arrivate da simpatici gruppi di ultrà. Purtroppo anche per la stupidità non esiste vaccino.
“Cogliamo l’occasione per ringraziare medici, infermieri, operatori sanitari e tutte le figure coinvolte per il lavoro che stanno svolgendo per aiutarci tutti”.
Della scusa della satira, sinceramente, ne siamo abbondantemente pieni. In gioco qui ci sono l’onorabilità di una persona e centinaia di vite umane, visto che servizi del genere possono destabilizzare i medici. In questo momento così tragico i medici vanno aiutati, non presi in giro, scherniti, umiliati. Ci voleva tanto a chiedere scusa? o a stare in silenzio? D’altra parte il frutto non cade mai lontano dal proprio albero: questa è Striscia, questa la televisione italiana.