Società

“Non autorizzo l’isolamento di mio figlio a scuola”: la bufala fa il giro del web

L’ennesima bufala sul coronavirus che gira sul web riguarda il presunto prelievo ed isolamento dei bambini che, a scuola, dovessero presentare i sintomi della malattia. Ed allora sui social sta girando il seguente post, copiato ed incollato da un numero ormai incontrollato di genitori:

“Il 14 settembre io non autorizzo nessun personale della scuola ad isolare mio figlio se dovesse presentare improvvisamente qualche linea di febbre… Nessun personale sanitario può prelevare mio figlio da scuola in mia assenza traumatizzandolo! Non firmerò nessun foglio di autorizzazione che prevede questo tipo di trattamento… Fino alla maggiore età io genitore sono unico tutore di mio figlio!”.

Non solo bisogna dire che un post scritto su Facebook non ha, né può avere, valore legale o vincolante (ciò vale sempre, non solo in questo caso), ma è proprio la notizia che è infondata. Niente tra protocolli, regolamenti, circolari, linee guida prevedere il prelievo dell’alunno per porlo in isolamento. In caso di sospetti i genitori saranno sempre i primi ad essere avvertiti; costoro dovranno prelevare il figlio e portarlo a casa.

Raccomandiamo inoltre di verificare ogni notizia su siti di informazioni affidabili, sui canali ufficiali delle istituzioni o sulle pagine ufficiali degli amministratori. Prendere per vero qualsiasi cosa si legga su internet non solo è da boccaloni, ma può essere estremamente pericoloso.

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