Alla vigilia del rientro a scuola (i docenti e gli studenti che dovranno sostenere i corsi di recupero rientreranno già domani 1 settembre), resta ancora l’incognita della mascherina. Quando e dove si dovrà indossare lo stabilirà il Cts (Comitato tecnico scientifico) nella riunione prevista oggi nel pomeriggio, che confermerà quanto detto nelle ultime settimane sull’uso della mascherina all’interno degli istituti scolastici.
Quando gli studenti saranno seduti al proprio banco (monoposto e distanziati di un metro dagli altri banchi), potranno togliere la mascherina. Tale regola sarà valida per gli studenti dai 6 anni fino alla maturità.
Secondo quanto riporta il Corriere.it, gli alunni dovranno indossare una mascherina – anche di stoffa – quando entrano ed escono, quando vanno in bagno, per arrivare in mensa e anche nell’intervallo. Potranno toglierla solo quando saranno seduti nel proprio banco.
Gli insegnanti invece dovranno indossare mascherine chirurgiche (che saranno a disposizione di ogni scuola, come il disinfettante) o anche mascherine trasparenti, come quelle per i non udenti, che permettono agli altri di vedere la bocca e l’espressione del volto, purché abbiano tutte le certificazioni di legge. Purtroppo però ancora non si sa se tali mascherine saranno disponibili entro il 14 settembre. Il Cts, inoltre, qualora la situazione dovesse peggiorare e il numero dei contagi dovesse aumentare, potrebbe proporre regole anti contagio più stringenti per alcune zone del Paese.
Tutti i docenti potranno togliere la mascherina mentre spiegano, motivo per cui è stata prevista una distanza di due metri tra la cattedra e il primo banco. Inoltre, se un piccolo alunno dovesse aver bisogno dell’insegnante per un’emergenza come un pianto o un problema con un compito, si potrà avvicinare anche se il bambino non ha la mascherina, l’importante che ce l’abbia il docente e che si lavi le mani dopo aver aiutato l’alunno.
Ciò che preoccupa di più però è il rientro a scuola per gli studenti delle scuole superiori: non perché si possano contagiare a scuola, ma per i contatti che possono avere all’esterno con altre persone nel momento in cui svolgeranno altre attività come lo sport, svago e lezioni varie.
Il Cts ha confermato che non verranno effettuati tamponi a tappeto a causa dell’elevato numero di alunni e per ragioni di responsabilità. Infatti ciò richiederebbe il consenso dei genitori, dato che gli studenti sono minorenni.
In Campania, il presidente della regione Vincenzo De Luca sta ancora valutando la data di apertura delle scuole, che verrà stabilita a breve, in base anche al numero di contagi, anche se alcuni giorni fa ha dichiarato che ad oggi “non è possibile riaprire”.