Il covid non ha solamente stravolto le nostre vite ma ha anche modificato la classifica delle città – ormai arrivata alla 31esima edizione – de Il Sole 24 Ore per la qualità della vita in quest’anno solare così difficile.
L’indagine di quest’anno si è basata su come il covid abbia impattato in modo differente sui diversi territori del Bel Paese. Per misurare l’emergenza sanitaria in corso, innanzitutto, è stato inserito tra i parametri l’indice dei casi Covid rilevati ogni mille abitanti.
La classifica qualità della vita 2019
Le aree tematiche di analisi, tuttavia, rimangono invariate: Ricchezza e consumi; Demografia e salute; Affari e lavoro; Ambiente e servizi; Giustizia e sicurezza; Cultura e tempo libero. La classifica generale premia Bologna, al primo posto.
Nella top 10 quasi esclusivamente città del nord, ad eccezione del nono posto che viene occupato da Cagliari. Come ogni anno a questa parte l’abisso tra nord e sud è emblematico, alle ultime posizioni troviamo solo città del meridione. Alle ultime 3 posizioni troviamo 2 citta sicule e una calabrese: Siracusa (105); Caltanissetta (106) ultima al 107esimo posto Crotone.
Dal consueto check up annuale sullo stato di “salute” dei territori italiani emerge un altro trend: la crisi penalizza le aree metropolitane più turistiche, come Venezia (33ª, in calo di 24 posizioni), Roma (32ª, -14), Firenze (27ª, -12) oppure Napoli (92ª, -11).
E della mancanza di turisti risentono anche le località di mare: peggiorano le province di Puglia e Sardegna (fatta eccezione per Cagliari e Foggia), Rimini (36ª, perde 19 posizioni rispetto allo scorso anno), Salerno, Siracusa e Ragusa.
Ad essere penalizzato è soprattutto il Nord dove si registra la diffusione più elevata del virus in rapporto alla popolazione residente. Colpita anche Milano – vincitrice sia nel 2018 sia nel 2019 – che perde 11 posizioni.