Proseguono le vaccinazioni alla Fagianeria.- E’ domenica ed il sole splende fuori al nuovo centro vaccinale alla Fagianeria del Bosco di Capodimonte. Siamo entrati per raccogliere testimonianze di chi si apprestava a fare il vaccino e chi aveva appena vissuto quest’esperienza. Fuori l’ingresso di Porta Miano del Bosco di Capodimonte gli animi erano un po’ caldi. C’erano due carabinieri che controllavano la veridicità dei messaggi di convocazione ricevuti, aiutati dai guardiani dipendenti del Museo di Capodimonte. Le persone erano accalcate all’ingresso, vista l’impossibilità degli accompagnatori di entrare con i propri cari.
All’interno, invece, la situazione era ben diversa: tutti disposti in una fila ben ordinata, con distanziamento e mascherine, aspettavano silenziosamente il proprio turno. Tutte le persone intervistate hanno molto apprezzato l’organizzazione dell’hub. “Ci sono 7 box, il personale è molto gentile. All’ingresso ci accolgono per valutare quale vaccino somministrare“. I tempi di attesa sono lunghi, ma non lunghissimi. Una decina di minuti circa all’ingresso del Bosco, per il controllo preventivo delle convocazioni, e un’ora circa per l’ingresso al box.
In molti hanno però detto di star facendo la fila “inutilmente” vista l’intenzione di rifiutare il vaccino di Astrazeneca. Con molta sorpresa, infatti, circa il 40% delle persone alla nostra domanda: “Che vaccino ha ricevuto?” ha risposto “Io non l’ho fatto perchè ho rifiutato Astrazeneca“. La paura è tanta, probabilmente a causa della forte incertezza delle istituzioni per quanto riguarda Astrazeneca. Altre persone, invece, come una signora sulla settantina, hanno risposto di voler fare il vaccino per poter tornare a vivere.
“Ho tremato quando ho ricevuto il messaggio della convocazione“- Queste le parole di una signora di circa 70 anni. Ha poi continuato “Io ho ricevuto Astrazeneca. Abbiamo avuto questa potente arma per sconfiggere il Covid, dobbiamo fare il vaccino per tornare alla normalità. L’importante è che stanno bene le mie figlie, per il resto stiamo sotto il cielo“. Sono in molti che ci hanno risposto di affidarsi alla divina provvidenza.
“Ho aspettato un mese e mezzo“; “ho atteso venti giorni“, “ho prenotato il 15 Marzo ed ho ricevuto la convocazione per oggi“. “Abito a Ponticelli, ma ci hanno mandato qua a fare il vaccino. Mentre mio padre è stato convocato al Porto“. Queste le principali lamentele delle persone intervistate. Nonostante una giovane signora, che attendeva fuori sua madre con ansia, venisse da molto lontano ed avesse prenotato per entrambi i genitori allo stesso momento, aveva ricevuto due convocazioni diverse. Ed anche in modalità differente: una via sms ed un’altra via mail.
Alla nostra domanda riguardo la campagna vaccinale, una Signora gentile ci ha risposto: “L’ingresso dell’esercito e l‘abbandono del progetto primula hanno sicuramente dato una forte scossa alla campagna vaccinale, che sta procedendo con grande organizzazione“. Anche uno dei due addetti del Bosco di Capodimonte che aiutavano a tenere a bada la calca ha lodato l’organizzazione della struttura. “Il nostro direttore, che è francese, ha voluto offrire qualcosa alla città di Napoli. Proprio come ha fatto l’Anm con l’attivazione dell’M3. Quale modo migliore se non aiutare in questo periodo di difficoltà?“. Ha poi aggiunto: “Siamo molto ben organizzati. Nonostante la Fagianeria non sia facile da raggiungere, abbiamo creato un buon sistema di accompagnamento delle persone che non riescono a camminare tranquillamente. La passeggiata è piacevole, ma non tutti hanno la possibilità di farla. Quindi abbiamo messo a disposizione delle persone queste macchinette elettriche che accompagnano fino al centro, sia all’andata che al ritorno“.