Frosinone, colpi di pistola in carcere: detenuto napoletano spara ai compagni
Set 20, 2021 - Andrea Peluso
Colpi di pistola nel carcere di Frosinone: a sparare un detenuto napoletano. Lo ha reso noto il segretario generale Fns Cisl Lazio Massimo Costantino, il quale ha spiegato l’accaduto. “Un detenuto, napoletano, ha sparato colpi di pistola e minacciato altri detenuti per un diverbio avvenuto alcuni giorni fa. Istituto dove più volte avevano chiesto interventi ed anche ispezioni propio per la nota e cronica carenza di personale” afferma il segretario Costantino. Non a caso, solo alcuni giorni fa il Provveditorato aveva previsto l’invio di ulteriori 12 unità in ambito nazionale.
Servono interventi urgenti secondo la Fns Cisl Lazio per far sì che il sistema penitenziario non collassi. “Occorrono interventi immediati delle istituzioni ed ,anche, urgentemente una ispezione.” “Abbiamo toccato il punto più allarmante di una situazione che da tempo, inascoltati, denunciamo come di massima emergenza.” commenta infatti Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria S.P.P. Non a caso, proprio da Di Giacomo il carcere viene definito come “luogo di regolamento dei conti a colpi di pistola tra affiliali alla criminalità organizzata”.
Detenuto napoletano con arma da fuoco, ancora da accertare come sia stata introdotta
“Come sia stato possibile introdurre non solo telefonini e droga ma persino un’arma in una sezione di alta sicurezza va accertato.” afferma Aldo Di Giacomo, ritenendo che questa sia una delle prove che il “buonismo” nei confronti dei criminali in carcere provochi danni enormi. “Spero che adesso i cittadini, l’opinione pubblica, i politici si rendano conto che nelle carceri non sono reclusi vittime o angeli. Ci sono autori di crimini efferati per i quali da tempo, invece, si sostengono la clemenza e provvedimenti di indulto.” spiega il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria. “Opinionisti, commentatori, politici dimostrano di avere la mente annebbiata e una grande confusione non distinguendo chi svolge il delicato servizio di controllo negli istituti penitenziari da chi ha compiuto crimini orrendi, con pesanti condanne, e alimenta l’illegalità.”
Intanto, come riportato da adnkronos, la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha chiesto al capo Dap, Bernardo Petralia, di annullare gli impegni per la giornata di domani, per andare di persona nel carcere di Frosinone, a fronte della gravità di quanto successo.