Indagine Coldiretti/Notosondaggi: con il covid le persone preferiscono la campagna alla città, più sicura
Dic 09, 2021 - Chiara Di Tommaso
Con il covid sempre più persone sono state costrette allo smart working. Negli ultimi anni lavorare da casa ha comportato perdere l’abitudine di recarsi ogni mattina in ufficio, dialogare dal vivo con i colleghi, fare riunioni. Tutto sostituito da uno schermo di un pc. Secondo Coldiretti lo smart working ha influito sia sulla produttività che sulle scelte personali facendo preferire la campagna e i piccoli borghi alle metropoli. In molti infatti hanno deciso di tornare nella casa dove sono nati. E così le Regioni del Nord si sono spopolate di giovani del Mezzogiorno emigrati su in cerca di un lavoro.
COVID, INDAGINE COLDIRETTI: GLI ITALIANI PREFERISCONO VIVERE IN CAMPAGNA
Cambia infatti l’idea di dove vivere con sempre più persone che preferiscono la tranquillità di piccoli borghi alle grandi metropoli. Secondo un’indagine Coldiretti/Notosondaggi in riferimento all’accordo con le parti sociali sul Protocollo nazionale con le linee di indirizzo per la contrattazione collettiva sul lavoro agile nel settore privato, proposto dal ministro del Lavoro Andrea Orlando:
“Più di un italiano su due (54%) vorrebbe lasciare la città per andare a vivere in campagna, spinto dalla ricerca di una migliore qualità della vita ma anche dalla paura della pandemia e dalla voglia di riscoprire il senso di comunità allentato dall’emergenza sanitaria. La transizione verso lo smart working non riguarda solo la produttività e i rapporti di lavoro, ma coinvolge la distribuzione demografica della popolazione e le scelte di vita personali. Con il telelavoro si svuotano i grandi quartieri impiegatizi e si ripopolano le periferie.
Un cambiamento che contribuisce a far guardare le campagne non solo come meta per gite fuori porta, tanto che il mercato immobiliare delle case in zone rurali o in piccoli borghi – evidenzia Coldiretti – registra aumenti sui siti specializzati. La vita in campagna risulta essere più sicura perché garantisce il rispetto delle distanze che nelle aree rurali, si misurano in ettari e non in metri rispetto alle metropoli segnate da una forte densità di popolazione. Nei 5500 piccoli comuni italiani con meno di 5mila abitanti il distanziamento è infatti garantito – conclude la Coldiretti – per i 10 milioni di abitanti che dispongono di oltre il 54% del territorio nazionale mentre i restanti 50 milioni devono dividersi il resto dello spazio“.