Un ricercatore dell’Università Federico II di Napoli è tra i dieci migliori ricercatori d’Italia con meno di 35 anni. Romano di nascita ma napoletano di adozione, Stefano Cinti è uno dei finalisti del Premio Nazionale GiovedìScienza, la competizione scientifica, realizzata da CentroScienza Onlus, che ogni anno dà visibilità al lavoro di giovani ricercatrici e ricercatori italiani che con la loro attività contribuiscono allo sviluppo e all’innovazione nel nostro Paese.
Sessanta le candidature pervenute per l’edizione 2022, 31 ricercatrici e 29 ricercatori, provenienti dalle principali università e centri di ricerca italiani. 109 referees hanno valutato i candidati e selezionato in base al merito scientifico la rosa dei dieci finalisti.
Tra loro anche Stefano Cinti, ricercatrice presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con la sua ricerca “An intelligent laboratory on a finger” che prevede lo sviluppo di biosensori elettrochimici da utilizzare per la biopsia liquida del cancro. Una rivoluzione nel trattamento tumorale e nella medicina personalizzata fatta su misura per il paziente, questa metodica ha un fortissimo impatto su una diagnosi precoce, sulla prognosi e su una terapia personalizzata.
Il 24 maggio, presso il Collegio Carlo Alberto di Torino, Stefano e gli altri ricercatori in finale saranno chiamati a raccontare in poco più di 6 minuti il loro progetto, cercando di renderlo chiaro, diretto e alla portata di tutti. A giudicare gli interventi una Giuria Tecnica, composta da 5 professionisti esperti della comunicazione scientifica, ed una Giuria Popolare, composta da 5 classi delle scuole secondarie di secondo grado. Per il vincitore è previsto un premio in denaro del valore di 5.000 euro e l’opportunità di raccontare la propria ricerca al pubblico di GiovedìScienza con una conferenza dedicata nell’edizione 2022/2023.
Oltre al Premio GiovedìScienza saranno assegnati 3 premi in denaro del valore di 3.000 euro ciascuno: Il Premio Speciale Elena Benaduce assegnato dalla Giuria Popolare e riservato a lavori di ricerca che si distinguano per le ricadute sul benessere delle persone e sulla qualità della vita. Il Premio GiovedìScienza Futuro, dedicato ai ricercatori che presentino – oltre al progetto scientifico – uno studio di fattibilità e il Premio Industria 4.0, rivolto ai candidati che, oltre al progetto scientifico, abbiano sviluppato anche una proposta progettuale inserita in questo ambito.
Il Premio Nazionale GiovedìScienza è nato nel 2011 per incoraggiare i protagonisti della ricerca alla comunicazione della scienza, per offrire loro risorse e strumenti per divulgare le proprie ricerche. Undici edizioni hanno coinvolto 619 candidati con le loro ricerche, 306 ricercatrici, 313 ricercatori.