Sabato 31 dicembre, in piazza Calenda a Forcella, verrà esposta una targa in memoria di Maikol Russo che veniva ucciso dalla camorra esattamente 7 anni prima.
Il 31 dicembre 2015 Maikol Giuseppe Russo, a soli 27 anni, veniva ucciso in un agguato nonostante fosse estraneo a dinamiche di camorra: è una delle tante vittime innocenti che hanno perso la vita per uno scambio di persona. Aveva una moglie e due figli, era un venditore ambulante: un mestiere umile, ma che gli consentiva di portare il pane a casa senza fare del male a nessuno. Il suo caso è stato riaperto recentemente grazie alle confessioni di un collaboratore di giustizia.
Domani alle ore 12, proprio nel punto in cui fu ucciso, si terrà la cerimonia di commemorazione. L’iniziativa è stata organizzata dal teatro Trianon Viviani in collaborazione con L’Altra Napoli Onlus – Associazione Napoletani Dentro e l’associazione di commercianti A Forcella. Saranno presenti il Questore di Napoli, Alessandro Giuliani, e le istituzioni cittadine.
Maikol Giuseppe Russo, giovane originario di Forcella, fu ucciso il giorno della vigilia di Capodanno del 2015. La sera del 31 dicembre il giovane si trovava in un bar della città, in cui lavorava il fratello, quando si è consumata la tragedia. Circa un anno fa il caso è stato riaperto dopo quanto emerso nel corso del lavoro investigativo condotto dalla Polizia Giudiziaria, sotto il coordinamento della Dda di Napoli.
Un pentito avrebbe infatti confermato quella che inizialmente era solo un’ipotesi: Maikol è stato ucciso per errore, durante una stesa. La sua famiglia, oggi, continua a chiedere che venga fatta luce affinché sia evidente l’estraneità di Maikol da ogni dinamica malavitosa, a differenza di quanto era emerso nei primissimi momenti successivi alla sua morte, quando furuno fatte le ipotesi più disparate.