Dopo la Fontana di Monteoliveto, ripulita pochi giorni fa dalla vernice che la ricopriva da anni nell’indifferenza di chi la dovrebbe proteggere, ieri, 8 febbraio, le spugnette e i detergenti sono arrivati a Piazza Dante per pulire le lastre di plexiglass della Metropolitana. A organizzare il tutto ancora una volta i ragazzi di Sii turista della tua città, con l’aiuto di volontari “reclutati” attraverso la loro pagina Facebook o fermati per strada, come qualche scugnizzo che finita la partita a pallone nella stessa piazza si è messo con la spugna in mano: “io non pulisco a casa e invece sto pulendo qua”, dice il piccolo Raffaele, che si autodefinisce un esperto di sapone; “Napoli è casa tua!”, gli risponde una ragazza, e lui si mette a strofinare energicamente.
Tutto pronto alle ore 18, prima di dar schiuma alle vernici ha luogo l’apotropaico rito del caffè, perché ‘a bbona ciorta il napoletano la cerca e la ritrova specialmente nelle cose piccole, che costano poca fatica e apparentemente insignificanti, come appunto dedicarsi alla pulizia una piccola parte della città – è l’insieme di quei gesti, poi, che fa la differenza. Se la mattina aveva salutato Napoli con il cielo azzurro e un tiepido sole di Febbraio, la sera ha portato la pioggia, la quale però non è stato un ostacolo, anzi, la giusta benedizione dal cielo per quel lavoro che ha contribuito a sciacquare le lastre di vetro. Tutto merito dell’intercessione di San Gennaro, contento e soddisfatto dei fumi delle tazzine di caffè cariche di aroma, saliti al cielo in occasione del rito prima menzionato. Alla fine avevamo tutti freddo, le mani sporche e ghiacciate ed eravamo bagnati come quei numerosi pesciolini che fanno la corte alla sirena Partenope, ma per lei ogni fatica val la pena di essere fatta.
La Rivoluzione Culturale Napoletana continua – e tu che fai, ci vieni al prossimo evento?