Quante volte abbiamo avuto la netta sensazione di aver avuto idee geniali da poter realizzare per poter costruire un’impresa e mettere su un’azienda? Spesso il primo ostacolo da sormontare però è l’assenza di soldi da poter utilizzare per finanziare la start-up dell’impresa, primo gradino necessario per far conoscere l’idea al pubblico e far decollare l’idea. Oggi, grazie al crowdfunding tutto questo può realizzarsi!
Parecchi giovani laureati, alle prese con il mondo del lavoro, con la disoccupazione e il periodo di forte crisi decidono infatti necessariamente di lasciare l’Italia per andare a cercare fortuna all’estero; ma da oggi, se qualcuno ha in mente “un’idea geniale” per mettere su un’impresa, può provare a diffondere la sua idea grazie ai portali di crowdfunding, per cercare probabili sconosciuti finanziatori, interessati a far fruttificare l’idea imprenditoriale e aiutare “i piccoli germogli del nostro paese a crescere”.
Il crowdfunding (in inglese letteralmente “folla” e “finanziamento” – ndr), nuovo metodo che ha dato l’opportunità di aguzzare l’ingegno, mira essenzialmente a cercare dei finanziamenti collettivi, offrendo agli opinabili finanziatori incuriositi, un prospetto riassuntivo e interessante della propria idea imprenditoriale, pubblicando tramite siti internazionali, business plan della propria rivoluzionaria idea d’impresa. Tantissime piattaforme in internet come Eppela, Kickstarter, IndieGoGo, Kapipal, BoomStarter, Produzioni dal Basso, RocketHub, SellaBand, GrowVc, SiamoSoci e tanti altri ancora hanno negli anni raccolto in tutto il mondo tanti di quei soldi da permettere alle piccole e medie imprese di gettare le basi per il proprio futuro negli ambiti più disparati: ci sono siti di crowdfunding dedicati alla ricrescita civica, portali dedicati alla musica e alle band musicali emergenti; siti che offrono spazio all’artigianato e all’arte manuale, oppure crowdfunding interessati a dare opportunità al sociale, alla politica, al giornalismo o alla tecnologia d’ultima generazione.
Il crowdfunding, spopolato oltreoceano soprattutto grazie a Barack Obama che pagò la sua campagna elettorale grazie ai soldi donati dai suoi primi elettori, è quindi un’importante fonte di finanziamento: ogni anno nascono circa mezzo milione di progetti europei, che altrimenti non riceverebbero mai i fondi per vedere la luce o per essere conosciuti sul mercato. Infatti dalle stime risulta che nel 2013 in Europa sono stati raccolti fondi pari a circa un miliardo di euro; si prevedono aumenti esponenziali nel prossimo futuro (milioni di miliardi entro il 2020 – ndr), grazie al crowdfunding, che trova tutti gli elementi per poter sprigionare al meglio le sue potenzialità nel web 2.0. Lo stesso Joseph Pulitzer lanciò alla fine dell’800 una raccolta fondi per sovvenzionare l’acquisto del piedistallo della famosa Statua della Libertà.
Se siete quindi dei giovani geniacci scalpitanti, ma senza l’ombra di euro in tasca, potete tranquillamente esclamare Eureka! e darvi da fare per descrivere il vostro progetto sui siti di crowdfunding e sperare che “qualche riccone” si appassioni alla vostra idea, tanto da donarvi generosi finanziamenti per entrare a far parte del mondo delle giovani imprese. Auguri e buona fortuna!