Intervista a Roberta De Martino, “la psicologa” della signora Partenope

Napoli In Treatment, della quale vi abbiamo già parlato in un articolo, è una psico-fiction formata da 20 piccole puntate nella quale la signora Partenope, ovvero la città di Napoli, si reca dallo psicologo per esporgli i propri ansie e problemi, il tutto condotto in maniera ironica e divertente, ma profonda. Roberta De Martino è la psicoterapeuta e psicologa che ha ideato il format, della quale potete di seguito leggere l’intervista che abbiamo realizzato.

Prima di tutto presentati. Chi è Roberta De Martino?
Salve, sono una psicologa, psicoterapeuta e giornalista pubblicista… innamorata della Città dove ho avuto la fortuna di nascere e vivere: Napoli.

Roberta De Martino, ideatrice di “Napoli In Treatment”

Cos’è “Napoli in Treatment”?
NIT è un nuovo format di video-comunicazione. Un progetto, finanziato dalla Fondazione Banco di Napoli, che nasce proprio dalla volontà di mettere insieme entrambe le mie professionalità. Psicologi e giornalisti lavorano entrambi con le domande, solo che le domande che pongono gli psicologi sono interventi volti a promuovere il benessere psicologico degli individui: perché non farlo in un format di comunicazione nuovo? Una psico-fiction in cui la signora Partenope (Rosaria De Cicco) va in psicoterapia per mettersi in discussione con ironia aiutata dal dottor Cimone (Francesco Mastandrea) che le mostrerà, in venti sedute, accanto alle sue crisi le sue tante belle risorse, allargando il suo sguardo e mostrandole un’immagine più integra e sana di se stessa, meno scissa tra quelle di “cartolina meravigliosa” o di “ brutta monnezza” tra cui sovente oscilla.

Perché Partenope va dallo psicologo? O meglio, perché non è capace di risolvere da sola i suoi “guai”?
Cimone è napoletano e lo si capisce dal tono di voce che ha. Abbiamo scelto volontariamente di far parlare la signora Partenope in dialetto mentre Cimone in un “italiano-napoletano” proprio per meglio rappresentare tutti i napoletani. Cimone è Partenope e Partenope è Cimone… Mi spiego meglio… Napoli ha in sé tutto, processo di patologizzazione e di cura, come tutti noi. Lo sguardo di uno psicologo psicoterapeuta sistemico, forse, potrà però aiutarci a farci cogliere meglio questi aspetti. Ci tengo a precisare che Napoli non va in psicoterapia perché messa peggio delle altre Città, anzi, al contrario, forse perché autentica è maggiormente disposta alla messa in discussione. Nella nostra “psicoterapia di gruppo” abbiamo coinvolto almeno 25 persone tra cittadini, associazioni e rappresentanti delle istituzioni, che si sono messi coraggiosamente in gioco: occorre tornare a comunicare in modo più opportuno e creare sinergie, comunione di intenti.

Sul set di “Napoli In Treatment” con Francesco Mastandrea, il dottor Cimone

Chi sono i responsabili dei problemi di Partenope? I cittadini che non amano abbastanza? Gli amministratori che l’hanno lasciata alla deriva? La Storia?
Non c’è un responsabile, tutti lo siamo… Di fronte alla crisi della bella Partenope la maggior parte dei cittadini, purtroppo, è impegnata nel costante esercizio di segnalare tutto ciò che in essa non va, che non funziona, indignandosi per quanto li circonda, nel tentativo errato di prendere le distanze e separarsi da tutto questo, cadendo spesso nel circuito di facile e sterile lamentela, piuttosto che di faticoso e costruttivo attivismo. E così il napoletano che si giudica “per bene”, piuttosto che rimboccarsi le maniche per provare a cambiare quanto lo circonda, non fa altro che giudicare e additare tutte le volgarità, le nefandezze, i disordini e le “ammuine” presenti in essa, finendo con il trovarsi a compiere il grave errore percettivo di non sentirsi nel campo di osservazione e non in relazione con quanto denigra e critica. Spero che questo progetto aiuti alla messa in discussione di tutti, a partire da noi dello staff di NIT, tutti.

Come si può far sì che tutti, non solo i Napoletani, tornino ad amare questa città, oppressa anche da pregiudizi ingiusti che hanno lontane radici?
Trovando la Partenope che c’è in ognuno di noi: tutti noi oscilliamo, come “la paziente”, tra immagini di “cartolina” o di “munnezza”… quando contatteremo questi aspetti, mettendoli uno accanto all’altro, sarà forse più facile attivarci per prenderci cura senza distanziarci, proprio come ho detto prima, da ciò giudichiamo e riteniamo sbagliato. Occorre costruire reti tra le risorse presenti in Città che, credetemi, sono tantissime. Riscoprendo la loro bellezza sarà possibile affermare quello che Luca De Martino (che ci tengo a precisare non è mio parente) afferma con fermezza da tempo con la bella Rivoluzione Culturale di Sii turista della tua Città: “essere napoletano” al di là di tutto, “ è meraviglioso”! E lo è di certo quando è possibile vedere tante persone affiancarti in un’impresa titanica come quella di questo progetto a titolo gratuito solo per amore della Città (il prezioso finanziamento, vista la mole di lavoro, ci ha consentito solo un rimborso spese). Da grandi psicologi e psicoterapeuti come Renzo Carli, Giovanni Madonna e Antonella Bozzoatra a giovani colleghe come Annalisa Cocozza, con cui ho scritto la sceneggiatura, i talentuosi fratelli Borruto che hanno curato la regia del format, Rosaria De Cicco, Francesco Mastandrea, le collaborazioni preziose di Stefania Cangiano, Serena Ripa, Adele Brunetti, Caterina Piscitelli e Davide D’Errico, Luciano Colella, che ci ha concesso gratuitamente la trasmissione di NIT suo canali di Videometrò e lo straordinario Josè Compagnone, che coadiuvato dalla bellissima e comunicativa grafica di Carlo Manna, ha dato vita al sito www.napolintreatment.it, dove potrete seguire tutte le sedute della psicoterapia, oltre che sulla pagina facebook e l’account twitter, creati ad hoc.

Napoletano, 365 giorni l'anno.