La tanto attesa conferenza di presentazione del nuovo allenatore azzurro, è finalmente arrivata, Maurizio Sarri, l’uomo che allenerà il Napoli per la nuova stagione, ha finalmente fatto conoscere se stesso a tutti i tifosi e curiosi della nuova era azzurra.
Iniziata alle 12.00 la conferenza stampa ospitata nel Teatro Comunale di Dimaro, subito arrivano le prime risposte di Mister Sarri in merito alle curiosità per la nuova stagione. Sarà un allenatore che pretenderà la maglia sudata, questo sicuramente, e lo si capisce quando afferma che gli allenamenti dureranno più a lungo per poter alzare i ritmi. I moduli fino ad ora provati sono il 4-3-1-2 e il 4-3-3, quelli che secondo Sarri possono essere più adatti alla squadra, da lui stesso definita come “una squadra con i migliori giocatori presenti in italia”. E’ proprio così infatti che Mister Sarri declina le classiche domande di mercato, si definisce un allenatore lontano da quelli che amano mettere bocca in merito ed elogia Giuntoli, per l’ottimo lavoro fino ad ora svolto, insomma, Maurizio Sarri lascia ancora una volta intendere di essere un uomo “da campo”, il classico allenatore che provvede agli schemi, tanto per il mercato ci pensano altre persone, e ad ognuna spetta il proprio compito.
Sarri in conferenza, risulta essere un uomo chiaro e le cose non le manda certo a dire, definisce infatti il presidente De Laurentiis, un uomo di cinema, con un modus operandi da accettare, mentre si lascia andare a parole di stima per Gonzalo Higuain, il campione che avrà la gioia di poter allenare, sperando (come lui stesso dice) di vederlo sorridere un po’ in più.
La parola d’ordine per il nuovo Napoli è “umiltà”, deve essere alla base di tutto secondo Sarri, altrimenti senza quella è difficile andare lontano. La propria squadra, o per meglio dire il suo Napoli, lo definisce come una squadra di qualità, ma non si spinge oltre e non dice dove potrebbe arrivare perché “sarebbe da presuntuosi”. Ritornano le domande consuete sottoposte ad ogni allenatore, e sono quelle riguardanti il turn over, ma Maurizio Sarri è sicuro, valuterà di settimana in settimana, vedendo la situazione fisica dei proprio giocatori.
Uno sguardo alla stagione passata e un pensiero da allenatore allora avversario: “Vedevo il Napoli dall’esterno e sapevo che avrebbe potuto far sempre cinque gol. Vedevo una mancanza di equilibrio, ma non lo posso sapere. Si parla di una squadra che ha sbagliato due partite. Se faceva bene a Dnipro andava in finale di Europa ed avremmo avuto la Champions in tasca quest’anno. Non so se si trattava di un fattore casuale o meno”. Poi l’affermazione che probabilmente farà tremare i tifosi: “Difficilmente le mie squadre partono bene in stagione”.
Questo è il nuovo condottiero azzurro, un uomo semplice e concreto che vuole un grande Napoli, umile ma soprattutto meno nervoso e più sorridente, perché la cosa fondamentale è che in campo i giocatori si divertano.