Mancano due giornate allo scontro diretto, ma già si respira l’aria delle grandi sfide sull’asse Napoli-Torino. Nella conferenza pre-partita, che vedrà la compagine bianconera sfidare il Genoa allo Juventus Stadium, il tecnico Massimiliano Allegri, stuzzicato dai colleghi, ha dedicato alcune considerazioni a quella che sembrerà essere di qui alla fine la maggiore avversaria per la lotta al campionato. Secondo l’allenatore livornese “il Napoli sta facendo un campionato straordinario, ha uno dei migliore reparti offensivi d’Europa e un ottimo tecnico, dovrebbero essere soddisfatti, senza guardare in casa d’altri. Hanno 50 punti, noi lo scorso anno a questo punto ne avevamo 53, quindi non sono pochi. Fatturati? Sono solo numeri, inutile parlarne“.
Fa parte del gioco, la Juventus ha compiuto da novembre ad oggi un grandissimo sforzo per rientrare nella lotta al titolo, testimoniato dal ruolino di marcia di dodici vittorie consecutive in campionato. E nell’ambiente sanno bene che restare all’inseguimento troppo a lungo potrebbe logorare le forze e portare ad un calo dopo lo strabiliante numero di vittorie (eguagliato il record di Conte) e a poco più di dieci giorni è iniziato il solito tam tam mediatico di certa stampa del nord. Ne è indice il fatto che lo stesso Allegri parlando dello scontro diretto del 13 Febbraio allo Stadium si sia soffermato sul range massimo da tenere ipoteticamente dal Napoli fino alla vigilia di quella gara. Dopo tanta fatica sono vicini alla preda e vogliono azzannarla. Per chi è abituato a vincere i campionati giocare le partite in testa al campionato dona maggiore tranquillità e permette di godere del vantaggio psicologico di mettere pressione alle avversarie al conseguimento di ogni vittoria.
Da parte sua Maurizio Sarri predica calma e tranquillità. Già nel dopo-partita con l’Empoli il tecnico nato a Bagnoli non si è fatto catturare nella trappola di lasciarsi distrarre dalle chiacchiere mediatiche sull’imminente sfida alla Juve, ben consapevole delle insidie nelle quali una squadra non abituata a stare al vertice può incappare se si permette di far calare troppo la tensione. Sarri, consapevole dei limiti mentali della squadra ha dichiarato 5 minuti dopo la sonante vittoria con l’Empoli di Giampaolo, che il suo più grande sogno sarebbe di portare a casa i tre punti mercoledì (domani) a Roma con la Lazio.
Il Napoli dopo il quinto posto dello scorso anno gioca da outsider, non certo da favorita, e questo potrebbe tornarle a favore, ma va ristabilita la verità. Quelle dell’allenatore ex Empoli non sono le classiche “gufate” tipiche del mondo calcistico, quando ci si gioca qualcosa di importante, questo va detto prima che certa stampa faccia nuovamente di un tesserato della SSC Napoli una figura macchiettistica da delegittimare. Sono, invece, dati di fatto difficili da smentire.
Che la Juve avrebbe lottato per il titolo Maurizio Sarri lo aveva detto ad Ottobre, quando i bianconeri, partiti male, arrancavano in zona retrocessione e Allegri era criticato da stampa e tifosi. Gli ultimi 4 campionati raccontano di una Juve che non ha avuto rivali e questo non lo ha certo inventato l’allenatore partenopeo. Che ai nastri di partenza di questa stagione vi fossero squadre con fatturati superiori a quello della SSC Napoli e che uscivano dal calciomercato estivo con spese da capogiro è altrettanto un dato di fatto.
Ma il Calcio Napoli non deve pensare alle polemiche. Che i giocatori seguano l’esempio di Sarri e non si lascino distrarre da operazioni di sabotaggio provenienti da Torino: testa alla Lazio, squadra in difficoltà, ma difficile da battere e con un ottimo tecnico.