Stasera l’Italia intera si dividerà davanti agli schermi televisivi. Da una parte, infatti, ci sarà la serata finale della 66^ edizione del Festival di Sanremo, con la premiazione del vincitore; dall’altra invece si disputerà la partitissima tra Juventus e il Calcio Napoli, che se non assegnerà lo Scudetto, darà certamente qualche indicazione in più su chi potrebbe cucirsi il tricolore sul petto alla fine del campionato di Serie A. Proprio sullo scontro calcistico dello Juventus Stadium hanno voluto “giocare” anche gli stessi protagonisti del Festival della canzone italiana, che si sono sfidati indirettamente a colpi di pronostici.
L’equilibrio in questo caso regna sovrano, con il “belloccio” Gabriel Garko a mostrarsi sicuro della vittoria della sua amata Juventus; mentre il cantante Neffa tende ad optare più per un successo del suo Napoli. L’attore, famoso soprattutto per la serie “L’onore e il rispetto”, è stato intervistato sull’argomento dal Corriere della Sera, ai cui microfoni ha mostrato tutta la sua spavalderia e simpatia: “Vince la Juve, non c’è dubbio“.
Nemmeno un po’ di scaramanzia, dunque: “Non sono scaramantico, è la Juventus che è forte”, ha rincarato la dose il tifoso bianconero. “La Juve vince da quattrodici partite consecutive, prima o poi deve finire, ma punto sul poi”. Garko si è poi mostrato molto sicuro anche sul giocatore che potrebbe decidere la sfida, ovviamente a favore della squadra di casa: “Mi sembra logico dire Dybala“. Meno, forse, non temere nessuno del Napoli, eppure è proprio la chiosa finale del sanremese: “Al Napoli non toglierei nessuno, la Juve è la Juve“.
Di tutt’altro avviso, invece, uno dei cantanti in gara, il campano Giovanni Pellino, meglio conosciuto come Neffa. Sulle pagine della Gazzetta dello Sport ha rilasciato un’intervista in cui parla non solo della partita di questa sera, ma anche di come è nata la sua passione per il Napoli e dei suoi ricordi del primo scudetto azzurro. Dello stesso avviso di Luciano Moggi per quel che concerne l’assenza di Giorgio Chiellini: “La Juventus non può permettersi di perdere, ma dovrà fare a meno di u pilastro della difesa come Chiellini. Per me questo è un segno, possiamo vincere e compiere l’impresa“.
Come quella che la sua squadra del cuore compì nel 1987, quando si aggiudicò il primo scudetto della sua storia, episodio che fece quasi “arricchire” lo stesso Neffa: “Sono nato a Scafati, in provincia di Salerno e la passione per il Napoli mi è sorta sin da bambino. Poi quando avevo vent’anni la squadra vinse il suo primo scudetto e mio padre per l’occasione mi regalò 150 mila lire. Per l’epoca era una cifra incredibile“.