Il divieto era stato perentorio: la partita Juve-Napoli non dovrà essere accessibile ai tifosi della squadra ospite per motivi di pubblica sicurezza. Nulla, però, può fermare la passione – quantomai travolgente – dei napoletani, specie in un frangente in cui il Calcio Napoli è in pienissima lotta per lo Scudetto 2015-2016 e in occasione proprio della gara (già di per sé sentitissima) che potrebbe dire molto sull’assegnazione dello stesso, quella contro l’odiatissima Juventus.
Stando ad alcune indiscrezioni apparse questa mattina sulle pagine di TuttoSport, infatti, i calciatori azzurri potranno godere comunque del sostegno dei propri sostenitori, sebbene in misura ridottissima rispetto al pubblico che dal capoluogo campano sarebbe giunto allo Juventus Stadium se non vi fosse stato il predetto divieto. Quest’ultimo, infatti, colpiva soltanto i supporters residenti a Napoli e in Campania, ma – come è risaputo – numerosi sono i tifosi partenopei sparsi in tutta Italia, oltre che nel mondo.
Ebbene proprio chi vive lontano dalle proprie radici stavolta ha un motivo per sorridere, perché sarebbero almeno un centinaio i napoletani “emigrati” ad essere riusciti ad acquistare il biglietto di Juve-Napoli. Facile, dunque, immaginare la presenza di qualche macchia azzurra in alcuni settori dello stadio torinese, anche se pare scongiurato il pericolo che i tifosi azzurri possano vedere la gara mischiati ai sostenitori bianconeri più caldi.
La questura del capoluogo piemontese, ovviamente, sta però monitorando attentamente la situazione, onde evitare qualunque incidente o contatto tra le tifoserie rivali. Anche perché alcuni incresciosi episodi di violenza, al momento solo verbale, si sono già verificati. Ciò sarebbe, tuttavia accaduto in Campania, dove – sempre stando a quanto riferisce il quotidiano sportivo torinese – alcuni Fan Club bianconeri della regione sarebbero stati bersagliati da insulti e minacce da parte di tifosi napoletani. Non è in realtà una novità, anzi il giornale la definisce “una triste abitudine, oggettivamente indegna di un Paese Civile”, dove in effetti sarebbe impensabile che dei tifosi di una squadra devono restare a casa, invece di poter sostenere i propri beniamini nella partita dell’anno, Juve-Napoli.