I successi del Calcio Napoli in questa stagione sono indubbiamente frutto dell’impegno collettivo della squadra, dell’affiatamento del gruppo e del lavoro puntiglioso del mister Maurizio Sarri, però è giusto sottolineare che le grandi prestazioni offerte in questa stagione dai Partenopei passano anche per le straordinarie giocate di tre giocatori in particolare, i quali si ergono al di sopra dei compagni: Koulibaly, Jorginho ed Higuain. Questi tre calciatori formano la colonna vertebrale della squadra, attraverso i loro piedi sono passati in più occasioni i palloni che hanno fatto sì che l’annata del Napoli fosse un’annata da ricordare.
Facendo un passo indietro, però, ci accorgiamo che i calciatori in questione non sono stati risparmiati dalle critiche, soprattutto durante la gestione Benitez. Soltanto un anno e mezzo fa Koulibaly veniva etichettato come flop, addirittura veniva additando chi lo aveva definito, appena approdato all’ombra del Vesuvio, “il nuovo Thuram”. Sicuramente il francese ha ancora molta strada da percorrere prima di arrivare ai livelli del connazionale, ma sicuramente ha mostrato che le critiche ricevute erano fin troppo affrettate dimostrando, al contrario, di essere capace di ottime prestazioni e di possedere un potenziale davvero enorme.
Discorso quasi analogo per Jorginho, il quale appena arrivato a Napoli regalò buonissime prestazioni le quali pian piano si tramutarono in prestazioni mediocri se non addirittura pessime, facendo dimenticare il Jorginho “veronese”. In estate l’arrivo di Valdifiori aveva fatto pensare che l’italo-brasiliano sarebbe rimasto a scaldare la panchina per tutta la stagione, complice anche l’apparente amore incondizionato di Sarri per lo stesso Valdifiori, considerato il fatto che i due erano stati protagonisti dell’ottima annata dell’Empoli nella stagione precedente. Dopo le prime gara non brillantissime di Valdifiori, però, l’allenatore del Napoli decise di cambiare affidando le chiavi del centrocampo azzurro proprio a Jorginho. Mai scelta fu più azzeccata. Jorge Luiz iniziò a brillare, dimostrando di trovarsi a proprio agio in un centrocampo a tre, rivelandosi capace di garantire quantità e qualità. La sua grande stagione gli è valsa anche la convocazione in nazionale e chissà se non gli varrà anche come ticket per gli Europei.
Gonzalo Higuain, invece, è stato una costante del Napoli, i suoi gol non sono mancati neanche nell’era Benitez. Certamente le stagioni non sono assolutamente paragonabili, ciò che ha fatto in questa è forse irripetibile, ma anche negli scorsi anni è stato più volte decisivo. Probabilmente nelle scorse stagioni i problemi più che relativi alla qualità di gioco mostrata in campo, hanno riguardato la sfera psicologica dell’argentino, il quale più volte si mostrava nervoso e poco “affamato”. I problemi di “testa” del Pipita, però, devono essere stati risolti dall’arrivo di Sarri, che, così come per il resto della squadra, ha tirato fuori il meglio dei giocatori azzurri, ad Higuain forse ha tirato fuori qualcosa in più. Gonzalo in questa stagione, come sappiamo, ha segnato 36 gol diventando il detentore del record di reti siglate in una singola stagione di Serie A, e pensare che il Napoli è stato anche fortunato. Dopo l’addio di Cavani, infatti, la scelta su chi dovesse sostituire l’uruguaiano era tra lo stesso Higuain e Leandro Damiao, allora bomber brasiliano che fremeva di approdare in Europa per affermarsi ad alti livelli e che ora, citando le parole di Gianluca Gifuni, giornalista di Radio Marte, “vende cocco in Brasile”.