Una stagione incredibile, che forse meritava qualcosa in più anche sul campo. Ma, nonostante in bacheca non siano finiti i trofei, al Napoli i record si sprecano. E stavolta non parliamo solo di Gonzalo Higuain. Ci sono “eroi” silenziosi e nascosti, che lavorano dietro le quinte ma che di fatto costruiscono le vittorie. Preparatori, medici, specialisti di ogni tipo che si dedicano alla squadra nella fase di “montaggio” e di “riparazione”. Quello che si vede sul campo è il frutto del seme che anche loro piantano.
E, in casa Napoli, lo staff medico è d’eccellenza. Lo testimoniano i numeri, impressionanti per il divario che scavano tra gli azzurri e le altre squadre, compresa la Juventus campione d’Italia: il Napoli ha patito, nel corso delle 48 partite stagionali, soltanto 6 infortuni e 14 indisponibilità, mentre la Juventus ha dovuto fare i conti con 40 infortunati e 125 indisponibili; al Milan rispettivamente 30 e 131, alla Roma 37 e 111.
Una media da –0,13 e 0,29 a partita, ottenuta grazie all’operato del dottor Alfonso De Nicola e al suo staff formato da: Enrico D’Andrea, Raffaele Canonico, Massimo Buono, Giovanni D’Avino, Fabio Sannino, Marco Romano e Marco Di Lullo.
E, proprio a coronamento di un’annata speciale, il team medico del Napoli ha ottenuto un premio, ritirato dai protagonisti al Marina di Castello Resort Golf&Spa a Castel Volturno.