Maradona: “Ha dato tanto al calcio, lo aiuteremo. L’altro invece è un uomo morto”
Giu 17, 2016 - Michele Di Matteo
Non solo genio e sregolatezza. Diego Armando Maradona torna a parlare concedendo una lunga intervista ad una trasmissione radiofonica sudamericana, “Perros de la Calle”, e dimostra di saper usare molto bene anche il bastone e la carota, il veleno ed il miele. Oggetto dei suoi convinti complimenti e delle sue sferzanti critiche gli amici e i nemici di sempre, con qualche inversione di ruolo, però. Messi, Pelé, Infantino, Maxi Lopez, Mauro Icardi, Blatter e Grondona: ce ne sarebbe per allestire una bella squadra di calciotto, peccato che non tutti andrebbero d’accordo col capitano, el pibe de oro ovviamente.
Già, perché se con Messi e Pelé la pace è stata ormai sugellata, odiatissimi restano il centravanti (argentino tra l’altro) dell’Inter e gli ex capi della FIFA (Blatter) e dell’AFA (Grondona), la federazione calcistica albiceleste. E’ proprio da quest’ultimi che Maradona comincia la sua vecchia e nuova arringa in difesa del calcio: “Bisognerebbe mettere una bomba nei palazzi della FIFA e ricominciare tutto daccapo. Infantino – ex segretario generale della più grande federazione sportiva del mondo – stentava a credere che durante Brasile 2014 mi avessero vietato di entrare negli stadi dove si disputavano le partite del Mondiale“.
Proprio la competizione che solo Lionel Messi, secondo Maradona, potrebbe regalare nuovamente alla sua Nazionale (cosa di fatti sfiorata proprio due anni fa, avendo l’Argentina perso la finale con la Germania), al di là di tutte le incomprensioni sorte tra loro negli ultimi tempi, almeno stando a certa stampa. Ma in tal senso è il diretto interessato a gettare acqua sul fuoco: “Qualcuno vuole creare una guerra tra me e lui, ma al Mondiale abbiamo parlato molto e non mi sorprende nulla di quello che riesce a fare sul campo. Lui ha una grande personalità e nessuno gliela vuole togliere. Il vero problema è che l’Argentina è davvero forte solo con lui. Senza siamo una squadra che può perdere o vincere indifferentemente contro tutti“.
Contro Mauro Icardi, invece, si scaglia ancora re Diego, che proprio non ha mandato giù il tradimento fatto ai danni dell’amico Maxi Lopez: “Le persone senza codice per me sono morte, Icardi non esiste più. Dopo quanto accaduto sono un tifoso di Maxi. Gli dai da mangiare, lo fai entrare a casa tua e poi succede quello che succede” (cioè che il capitano dell’Inter tradisce l’attaccante di Catania, Milan, Sampdoria e Torino con la moglie Wanda Nara).
Se con Icardi, dunque, la pace sembra non potrà mai essere fatta, tutt’altro discorso vale per il rivale di sempre, “o rey” Pelé: “Ci siamo chiariti. Io stesso ho detto ad Infantino che ha fatto così tanto per il calcio che lo aiuteremo. Ultimamente l’ho visto male, ma era reduce da un’operazione“.