Oggi, 13 agosto, uno dei principali pilastri di tutta la storia del Calcio Napoli compie gli anni. Stiamo parlando di Bruno Giordano. L’ex attaccante di Lazio, Ascoli e Bologna ha indossato la divisa partenopea in 101 occasioni per tre stagioni dall’ ’85 all’ ’88 mettendo a segno 37 gol e vincendo i suoi unici due titoli in carriera.
L’ anno ‘86-’87 fu indimenticabile per tutti i tifosi azzurri grazie alla vittoria del double, scudetto (il primo della storia napoletana)-Coppa Italia. Nella sua esperienza alle pendici del Vesuvio, Giordano sarà ricordato soprattutto per il sodalizio offensivo che strinse prima con Maradona e Carnevale e poi con Maradona e Careca: la “MaGiCa“, come fu allora chiamato quell’incredibile tridente, era la principale fonte di preoccupazione per tutte le difese avversarie. Al termine della stagione 1987-’88, quella dello scudetto virtualmente vinto e poi clamorosamente perso contro il Milan per 3-2, subì l’epurazione assieme alla “banda dei quattro” (Bagni, Ferrario, Garella e, appunto, Giordano), in seguito a dissidi con l’allenatore e il DS Moggi. A 32 anni Giordano rimane ai box, non riuscendo a trovare nessun ingaggio. Si spostò poi in provincia, trasferendosi nell’Ascoli, con cui segnerà il suo centesimo gol nella massima serie e dove chiuderà nel ’92 all’età di 36 anni la sua carriera da calciatore.
Tecnicamente Diego lo considerò il proprio partner ideale. I due si volevano molto bene. “Il più bravo in assoluto con il quale ho giocato è stato Careca. Ma tra gli italiani non c’è dubbio, Bruno Giordano: il più sudamericano tra quelli che sono nati nel vostro meraviglioso Paese”. Un attestato d’affetto da parte del più grande di tutti. “Il mio grazie più grande nasce dall’aver potuto giocare con te. Più di Pelè, più di Messi. Tu Diego sei il Calcio. Ho sofferto molto nel vederti star male e nel sentire le cattiverie della gente”, la risposta di Bruno.