L’addio di Higuain è una ferita ancora aperta nel cuore dei tifosi partenopei che tanto hanno amato il Pipita. Ma come in ogni storia d’amore che finisce, dopo la rabbia, la delusione e la tristezza che sovrasta ogni cosa, arriva il momento in cui è possibile guardare avanti senza voltarsi più indietro. Ancor di più quando all’orizzonte c’è un nuovo amore, in questo caso un nuovo idolo da osannare. Per i tifosi del Napoli per fortuna, quel momento è già arrivato, il loro nuovo beniamino ha un nome e un cognome: Arkadiusz Milik. E’ lui l’uomo che dovrà accollarsi la pesante eredità di Higuain e cancellare dagli occhi dei napoletani le gesta dell’argentino sostituendo quelle immagini con nuovi e sorprendenti goal realizzati con il sinistro micidiale del polacco. Ecco, il suo sinistro, è da qui che bisognerebbe partire per capire chi è il nuovo bomber del Napoli, ma facciamo un piccolo (grande) passo indietro.
Della storia personale di Milik ve ne abbiamo già parlato diverse settimane addietro. Una storia fatta di sacrifici e momenti bui, che lo hanno portato a diventare uno degli attaccanti più prolifici in relazione alla sua giovane età. Con i tedeschi del Bayer Leverkusen, tra alti e bassi, riesce a realizzare appena 2 goal in 20 presenze. Ma l’Ajax intravede le qualità dell’attaccante e a fine campionato l’acquista a titolo definitivo dal Leverkusen.
La svolta arriva proprio con la maglia dei ‘lancieri’ dove Milik nella stagione 2014/2015 sigla la bellezza di 23 goal in 33 presenze per poi ripetersi la stagione seguente con 24 goal realizzati in campionato e coppe in 42 presenze. Oggi ad appena 22 anni il gigante polacco ha segnato 61 goal totali tra i professionisti, superando addirittura Higuain (50) Ibraimovich (47) e Suarez (55) che alla sua età erano nettamente indietro in termini di reti. In patria tutto questo l’ha portato ad essere considerato il nuovo Lewandowski, paragone un po’ azzardato ma che ben descrive le potenzialità del giocatore che col sinistro accennato in precedenza riesce ad incantare i propri tifosi per la disperazione delle difese avversarie.
Oltre ai pregi ovviamente Milik ha alcuni punti deboli, nulla che non si può migliorare sia chiaro, ma la riluttanza ad utilizzare il destro (tipico in realtà di un po’ tutti i mancini) e un’appena sufficiente disciplina tattica quando si tratta di tenere la palla anziché attaccare insistentemente la profondità, sono gli aspetti sul quale il polacco e il ‘maestro’ Maurizio Sarri dovranno lavorare. Solo così, potrà essere ancora più completo un giocatore che, per il momento, ha dimostrato di essere un’ottimo attaccante. I prossimi passi di Milik quindi, saranno tutti volti a consacrarsi finalmente campione. Una cosa è certa, la mancanza di Higuain si farà sentire inevitabilmente, sia tatticamente che psicologicamente e starà proprio ad Arkadiusz Milik il compito di colmare quest’assenza, lì nell’area di rigore, nell’unico modo che un attaccante conosce: a suon di sudore e soprattutto di goal.