Dopo una giornata di silenzio, Umberto Chiariello torna a parlare. Venerdì sera aveva annunciato l’arrivo di Cavani a Napoli indicando anche la location dove il matador si sarebbe riposato, l’Hotel Vesuvio sul lungomare di Napoli. Alcuni tifosi spinti da questa voce di mercato si sono avviati nel luogo indicato aspettando inutilmente l’arrivo o la conferma di una sua presenza in albergo.
Chiariello nelle ore successive è stato subissato di insulti, critiche ma anche di messaggi di solidarietà. Sul suo attivissimo profilo facebook aveva denunciato le follia di alcuni internauti che gli avevano augurato addirittura la morte. Da qui la scelta di parlare solamente negli studi di Canale 21, dove da anni conduce la trasmissione “Campania Sport“.
Nel frattempo c’è chi ha cavalcato l’onda della suggestione di mercato: due giornali nazionali hanno parlato di un accordo con il calciatore ma anche di una trattativa molto difficile visti i tempi ristretti e le difficoltà del PSG di trovare un degno sostituto dell’uruguaiano.
Nel pomeriggio è intervenuto Aurelio De Laurentiis che tramite un comunicato stampa ha chiuso la questione. Molti però hanno letto una strategia di mercato nelle parole del patron. Staremo a vedere.
Chiariello stasera ha ripreso a parlare. Ecco uno stralcio del suo editoriale che ha aperto la trasmissione:
“I social sono uno strumento potentissimo di comunicazione, imprescindibile per chi fa questo lavoro. Sto ricevendo sostegno, contumelie e ironia. Ringrazio tutti. Cavani venerdì notte all’hotel non c’era. La notizia era sbagliata, non falsa. Avevo una fonte blindata, certissima. Vi spiego perché si è rivelata sbagliata. La mia fonte non è la bottiglia di vino e non ho mai fumato in vita mia.
Per una notizia sbagliata mi sembra esagerato che mi arrivino tweet del genere (mostra i tweet di offesa in diretta tv), fin qui ci sto. Ci sto meno però quando qualcuno ci azzuppa il pane. Io non ho mai augurato la morte ad un tifoso avversario o che Higuain sarebbe sicuramente rimasto a Napoli. Ammetto, ho fatto una cosa che non dovevo fare (chiaro riferimento a Carlo Alvino). Diedi io la notizia che Sarri stava aspettando De Laurentiis in hotel, poi tanti altri si sono appropriati della notizia. Così come dissi che Higuain sarebbe andato alla Juve perché la Juve avrebbe pagato la clausola. Vi dissi anche di Zaza. Era vero avevo una fonte vicinissima al calciatore, il papà era quasi sicuro. De Laurentiis voleva Zaza dai tempi di Ascoli.
Si sono incontrati per 4 ore, il Napoli trova l’accordo con il papà di Zaza ma bloccano l’affare fino a venerdì perché il presidente aveva un colpo in canna e nel caso fosse andato in porto, Zaza non sarebbe potuto arrivare al Napoli. Poi il club lo libera. Avevo tre esclusive su tre in porto. Alla quarta ci sono cascato.
Quella stessa fonte di Sarri mi dice che c’era una stanza prenotata, un’altra che c’era un volo prenotato da Parigi. Mi dicono e ho un audio registrato che il nuovo attaccante del Napoli è Cavani. Chi aveva detto che Cavani c’era non era lì ma glielo aveva detto un collega che gli aveva fatto uno scherzo. Chiedo scusa, mi dispiace e mortificato. Ma sono anche contento. Ho vissuto una notte d’amore con i tifosi del Napoli. Abbiamo sognato insieme. L’ho fatto per amore, ero convinto che Cavani ci fosse. Avevo una serie di informazioni che erano tutte buone. Guarda caso sul Corriere la notizia di Cavani c’è. Non c’era in hotel, ma la notizia di mercato di Cavani c’è. E il comunicato del Napoli non smentisce. Lui non era in albergo ma non credo di meritare la gogna mediatica. Voglio dire una cosa ad ADL: completa il mercato, porta Cavani a Napoli perché col Matador vinciamo”.