Il Napoli di Sarri 1 anno dopo: gli azzurri segnano di meno e subiscono più gol


Tre sconfitte nelle ultime tre gare disputate tra campionato e Champions League hanno minato le certezze di inizio stagione del Napoli. Il successo esterno contro il Crotone, ottenuto nell’ultima giornata di campionato, sembra però aver ridato serenità a tutto l’ambiente azzurro. Nonostante la squalifica di Gabbiadini e l’infortunio di Milik, ormai metabolizzato dai tifosi, gli azzurri possono invertire la tendenza negativa delle ultime partite, a cominciare dal match contro l’Empoli al San Paolo. Proprio oggi, 25 ottobre, il Napoli vinceva per 1-0 contro il Chievo alla nona giornata dello scorso campionato.

E’ passato esattamente un anno da quel Napoli, il primo della gestione Maurizio Sarri. Numeri alla mano, dopo 9 giornate di campionato, il Napoli di oggi perderebbe sotto tutti gli aspetti contro quello del recente passato, a cominciare dai punti ottenuti in classica: 18 nella stagione 2015/2016, contro i 17 di oggi. Soltanto un punto di differenza, è vero, ma il Napoli di un anno fa ebbe un inizio di stagione molto più complicato, avendo affrontato nelle prime 9 giornate Sassuolo, Lazio, Juventus, Milan e Fiorentina. Altro aspetto di cui tenere conto sono i gol fatti. La tendenza è sempre positiva, ma leggermente inferiore rispetto a quella di un anno fa: 19 gol (stagione 2015/2016) contro i 17 realizzati fin qui in campionato.

Il Napoli non sembra aver sofferto più di tanto la mancanza di Higuain, ma senza Milik sarà difficile riuscire a tenere questi ritmi. Si registrano numeri negativi anche dalla difesa, fiore all’occhiello del primo anno di Sarri: 8 gol subiti in 9 giornate contro i 10 subiti fin qui dagli azzurri. In buona sostanza, quindi, tutte le principali statistiche del Napoli di oggi, confrontate con quelle del Napoli di 1 anno fa, sono negative. I problemi che attanagliano Sarri sono molti, a cominciare da una difesa che scricchiola più del solito e dalla mancanza di un centravanti che nasconda i limiti del Napoli, come fu Gonzalo Higuain lo scorso campionato. Inoltre, gli azzurri sono impegnati anche in Champions League, competizione che toglierà altre energie psicofisiche al Napoli.


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