Dopo la vittoria in Coppa Italia con lo Spezia che ha messo in evidenza la qualità dell’intera rosa del Calcio Napoli, gli azzurri si apprestano ad affrontare domenica prossima il Pescara nella prima giornata del girone di ritorno. I favori dei pronostici sono ovviamente tutti dalla parte dei partenopei, che nei 14 precedenti hanno visto portare a casa per ben 10 volte l’intera posta in palio, mentre i restanti 4 incontri si sono conclusi tutti in parità. Nessuna vittoria quindi per gli abruzzesi anche nell’ultimo precedente targato 5 dicembre 2012, quando si sono arresi alle doppiette di Inler, Cavani e al gol di Hamsik che rifilarono un netto 5 a 1 agli avversari. Se ci si concentra invece sui dati di questa stagione la conclusione è abbastanza impietosa: ultimo posto in classifica, 11 sconfitte e una sola vittoria in campionato, risalente al lontano 28 agosto scorso nella vittoria esterna contro il Sassuolo. Una situazione abbastanza drammatica per la squadra di Oddo anche per quanto riguarda i pareggi ottenuti in trasferta: soltanto 2 a dispetto di 9 incontri disputati.
Insomma una gara che vede il Napoli sulla carta nettamente favorito, tuttavia il pareggio dell’andata è ancora sotto gli occhi di tutti, quindi servirà non prendere sottogamba una gara che comunque nasconde le sue insidie. Per quanto riguarda gli azzurri il rientro in gruppo di Milik è certamente un’ottima notizia, per vederlo in campo però ci vorrà ancora qualche settimana. Nel frattempo, Sarri si affiderà ancora una volta a Mertens lì davanti, con Gabbiadini e soprattutto Pavoletti pronti a subentrare a gara in corso. A centrocampo solito ballottaggio Allan-Zielinski e Jorginho-Diawara, con i primi favoriti sui secondi, mentre in difesa dovrebbe esserci la coppia formata da Albiol e Tonelli. Oddo dal canto suo dovrà fare a meno all’ultimo minuto di Vitturini e dell’ex Campagnaro, molto probabilmente si schiererà con il suo classico 3-5-2 dove farà il suo debutto in campionato con la nuova maglia Gilardino, in coppia con Caprari che all’andata fu un diavolo imprendibile per la difesa di Sarri. Agli azzurri spetterà il compito di far si che la storia non si ripeta.