Callejon: “Migliori senza Higuain. Mi sento napoletano! Reina ci parla in dialetto”


Arrivato a Napoli in punta di piedi, tra qualche scetticismo di troppo, Jose Maria Callejon è riuscito ben presto a conquistare l’affetto dei napoletani. Ragazzo umile, ma dal talento immenso. Corre su quella fascia destra per 90 minuti, con la media gol di un attaccante. Callejon è l’uomo fondamentale di questo Napoli, quello che dona equilibro a tutta la squadra, grazie al suo sacrificio. In una lunghissima intervista rilasciata al quotidiano spagnolo AS, Callejon ha parlato della sua avventura al Napoli, dell’amore per la città e la maglia, e del suo passato al Real.

Su Sarri: “Con Sarri è scattata subito la scintilla. Ha avuto un impatto stupendo col gruppo e il suo sistema di gioco ci piacque tantissimo. Mi disse che contava su di me, mi spiegò le sue idee e mi sono legato a lui subito. I risultati parlano chiaro. Nel faccia a faccia trasmette tanto, dice ciò che pensa e questa è una grandissima virtù. I suoi metodi di allenamento li adoriamo: vuole sempre il possesso palla, che giochiamo all’attacco, vuole vederci divertire. E ci riesce: si diverte anche Pepe in porta (ride, ndr)”.

Una battuta anche sull’addio di Gonzalo Higuain e su quanto bene sta funzionando l’attacco azzurro: “Era un giocatore importante, ha segnato 36 gol ed è normale che alla gente non piaccia vederlo con la maglia della Juve. Ma siamo riusciti a migliorare anche senza di lui. Stiamo benissimo insieme, e i concetti del mister dopo un anno e mezzo si stanno assimilando ancora meglio. Tridente leggero? Ci divertiamo tanto, ci completiamo a vicenda. Speriamo di continuare così. Scudetto? Bisogna essere più maturi quando bisogna gestire certe gare, e magari avere un po’ di fortuna in più. Ma credo che stiamo crescendo”.

Sui tifosi e la città: “Adoro la gente di questo posto, mi sento già napoletano. Sono affettuosi, ti danno il cuore subito, come nel Sud della SpagnaPepe addirittura ci manda messaggi audio in napoletano, Raul è felice qui e siamo contenti del suo rinnovo contrattuale. È importante per noi. Tifosi? Devi adattarti bene, io venivo una Madrid, dove i calciatori passano quasi inosservati. Però ora mi godo la città, i suoi paesaggi, la gente… sono felicissimo! Pizza normalmente la mangiamo, è meno consigliabile nei due giorni precedenti alle partite. La adoro, quelle napoletane sono uniche. Ma cerco di non esagerare“.


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