Alla vigilia della super sfida di Madrid, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, prova a caricare gli azzurri, e lo fa dalle colonne della Gazzetta dello Sport: ““Il calcio per questa città è stato un’arma di riscatto popolare quando Napoli era messa all’angolo, perché magari male amministrata o schiacciata da tanti problemi, qui c’è una passione, il legame con il calcio è fortissimo dagli scugnizzi fino alla casa comunale, si parla solo del Napoli. È così dai tempi di Maradona”.
Una Napoli che, ormai già da un po’ di tempo, non emerge più soltanto con il calcio, come invece succedeva ai tempi di Maradona: “Napoli vuole essere forte e lo deve essere anche nel calcio e nello sport in generale. Avere una squadra che gioca a Madrid vuol dire tanto come immagine. La simbiosi c’è ma rispetto all’epoca di Maradona la città non viene trainata dal Napoli e non deve pensare solo al calcio per essere felice”.
Su Sarri…: “Lui è nato a Bagnoli, quartiere operaio, simbolo del lavoro. Mi piace il suo aspetto popolare, sanguigno: mi convince, è la persona giusta per questo Napoli”.
…e su De Laurentiis: “Il nostro rapporto non è semplice ma nemmeno irrecuperabile. In questo periodo è migliorato, perché stiamo per chiudere la nuova convenzione, abbiamo iniziato i lavori allo stadio e per la partita di ritorno saranno pronti spogliatoi e tribuna stampa”.
L’uomo partita di domani: “Credo Mertens, a me piace moltissimo. Ma il Napoli dovrà essere cinico quando avrà l’occasione di ripartire, aggressivo a centrocampo. Il Real è favorito ma non è forte in questo periodo”.